mercoledì 21 settembre 2011

Milan-Udinese:È UN DIAVOLO ANCORA SENZA GAMBE

Messaggero Veneto, 20 settembre 2011
L' angolo del Tecnico
di Maurizio Trombetta

È un Milan che sta giocando in maniera ancora troppo “tattica” rispetto a quelle che sono le enormi potenzialità del suo organico. Credo che sia quasi una scelta consapevole dovuta alla non ancora perfetta condizione atletica della squadra. Corre ancora poco, soprattutto davanti e in mezzo al campo la squadra di Allegri, per poter sfruttare appieno le fenomenali qualità tecniche dei suoi giocatori. E in più in questo momento non ha neanche la possibilità di ricorrere ai ricambi di qualità che la rosa gli permetterebbe. Da qui il ricorso ad alchimie tattiche come la difesa bassissima e raccolta concedendo un imbarazzante possesso palla contro il Barcellona, e il basso ritmo cercato di imporre allo strapotere dinamico del Napoli. Ma si tratta pur sempre della squadra Campione d’Italia. Fase di non possesso. Il 4-3-1-2 adottato non permette di riconquistare la palla con il filtro della linea di metacampo a cinque, come nel 4-3-3, ma obbliga i tre centrocampisti centrali e i quattro difensori a lavorare come un gruppo unico, lasciando di fatto spazi e tempi di giocata agli avversari nelle zone laterali del campo. Se i sette uomini deputati al recupero palla sono corti e stretti possono “resistere” anche al Barcellona stellare di Messi, viceversa se riesci a trovarli lunghi o sbilanciati, nemmeno la bravura di Nesta e Thiago Silva può fare miracoli. Neanche il rientro del trequartista a formare il rombo di centrocampo può far molto se non c’è l’adeguata pressione sul portatore di palla avversario, o se l’intera mediana si fa saltare da un solo uomo in ripartenza verticale come sul contropiede del secondo gol di Cavani a Napoli. Purtroppo per l’Udinese, le grandi squadre molto difficilmente incorrono nello stesso errore per due volte di seguito. Fase di possesso. Ancora più evidente e negativo in fase di sviluppo della manovra la mancanza di dinamismo dei rossoneri. Non ci sono le corse senza palla tanto care ad Allegri e necessarie a scardinare le difese avversarie. Tutti vogliono palla nei piedi e questo toglie pericolosità e verticalizzazioni non permettendo di avvalersi delle fantastiche doti tecniche dei pochi, ma pur sempre fenomenali avanti a disposizione. Risulta molto pericolosa la giocata centrale con le due punte e il trequartista vicini e sfalsati a cercarsi con finte, veli e scambi stretti per la finalizzazione. Ma se la difesa è sveglia e attenta a recuperare palla, da questa situazione possono partire contropiedi micidiali. (www.mauriziotrombetta.blogspot.com)

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