giovedì 26 maggio 2011

Udinese in Champions!

Messaggero Veneto, 25 maggio 2011
L'angolo del tecnico
di Maurizio Trombetta



È fatta! Il sogno si è avverato. Mancano ancora le due partite del preliminare per partecipare alla vera Champions League, ma squadra, staff tecnico e giocatori, si sono ampiamente meritati questo fenomenale primo traguardo con il lavoro di nove mesi. E chi si è guadagnato e sudato il quarto posto con una crescita continua e impressionante nel corso di 38 partite del campionato italiano garantisce un'ottima base anche per il superamento dello "scoglio" del preliminare. Società. Non l'ho menzionata apposta perchè sta lavorando per questo obbiettivo da 25 anni. La sua crescita costante e la sempre maggiore "saggezza" di patron Pozzo rappresentano la migliore garanzia per il tifoso friulano. L'Udinese, anche in funzione della precedente esperienza in Champions di sei anni fa, avrà grande forza e capacità di valutazione per non rischiare le disavventure toccate quest'anno alla Sampdoria. Allenatore. Anche qui come esperienza non siamo male. Guidolin faceva, e bene, la Coppa delle Coppe già da giovane con il Vicenza. Poi ha fatto un Campionato in Francia e ripetute esperienze europee sia a Udine che a Bologna. Mi sento di paragonare la differenza fra la Uefa e la Champions League a quella fra la B e la Serie A: un altro mondo! Bene, Guidolin con il suo staff di primissimo livello ha già dimostrato (campionato di B vinto e poi subito molto bene in Serie A) di essere una garanzia di crescita costante. Squadra. «Ci vuole un fisico bestiale...» dice la canzone. Ho potuto provare nella mia esperienza di Champions rumena l'importanza dell'aspetto fisico in questa competizione d'elite. Il Milan, che la vuole vin ere, dice che ha bisogno di aumentare i "muscoli" della squadra... L'Udinese avrà sicuramente bisogno di aggiungere un po' di centimetri, soprattutto nell'ambito dell'intero organico, ma in quanto a potenza muscolare, intesa come velocità e forza di corsa, è già al top. Non a caso già quest'anno i "piccoletti" (o le frecce come le chiama Checco) hanno fatto molto bene, anche e soprattutto, con le squadre italiane da Champions come Milan, Inter, Juve e anche Roma e Lazio. In più c'è sempre l'esempio e lo stimolante e orgoglioso riferimento del fantastico Barcellona dei piccoli Xavi, Messi, Iniesta che con tecnica e organizzazione di gioco dominano in Europa e nel mondo. L'organizzazione di gioco e l'applicazione tecnico-tattica dello sviluppo della manovra ad altissima velocità dimostrati già quest'anno saranno l'arma fondamentale anche per la prossima Champions League. Ultimo passo. A maggior ragione nel fondamentale preliminare di agosto sarà un vantaggio potersi basare su una mentalità e conoscenze di gioco già acquisite e metabolizzate. Perchè poi nel caso di approdo alla fase a gironi - quella della musichetta che mette i brividi - non ci sarà più tempo e spazio per allenarsi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA


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domenica 22 maggio 2011

Udinese-Milan:VAN BOMMEL PIU' DECISIVO ANCHE DI IBRA

L' angolo del Tecnico
Messaggero Veneto, 21 maggio 2011
di Maurizio Trombetta

Meglio di così non si poteva immaginare, né sperare. Ultima in casa contro il Milan già Campione d'Italia e la necessità anche di un solo punto per il raggiungimento del fantastico traguardo Champions. Ma questo Milan ha già dimostrato di non soffrire troppo il clima festaiolo battendo 4-1 il Cagliari dopo aver "saltellato" con i propri tifosi, sul pullman per andare allo stadio. Quindi potrebbe anche essere stato assorbito il carico di lavoro supplementare per i rinnovi contrattuali (su e giù per le scale della sede rossonera...) da parte di parecchi giocatori. A parte gli scherzi, grande attenzione e applicazione a ogni piccolo dettaglio, come sempre per i giocatori bianconeri, per non farsi sorprendere dall'enorme potenziale offensivo rossonero. Fase di non possesso. Miglior difesa del campionato e solo sette gol subiti nel girone di ritorno...! Beh, ricordando le parole di Allegri dopo il 4-4 dell'andata, credo che una piccola parte di merito vada anche agli uomini di Guidolin e a quella partita. Da li in poi la squadra tutta ha cambiato registro in fase di recupero palla, subendo in generale molto di meno. A questo si aggiunge un Abbiati super con tre-quattro interventi nel corso del campionato che sono valsi la differenza di punti con la seconda. Infine Van Bommel (già solo il nome mette soggezione...) in grado di fornire il necessario equilibrio nel fondamentale ruolo di mediano davanti alla difesa di una squadra schierata con il 4-3-1-2. Secondo me l'acquisto in assoluto più determinante di tutta la stagione, anche più di Ibra o Cavani per il Napoli, per dire. La sua costante presenza in campionato ha permesso di non soffrire anche quando il Milan non ha potuto schierare l'imbattibile duo difensivo Nesta e Thiago Silva... Fase di possesso. Considerando il gran numero e la gran qualità dei giocatori d'attacco, da sottolineare il turn-over quasi sistematico che si è potuto verificare nel reparto avanzato. O una gran programmazione, invidiabile e pressoché perfetta, da parte di tutto lo staff tecnico, sanitario e disciplinare... o quel pizzico di fortuna comunque indispensabile per la conquista di uno scudetto. Non sarebbe stato facile gestire una situazione con Ibra, Pato, Robinho, Cassano, Inzaghi, Seedorfe Pirlo tutti in gran forma. Fondamentali poi per lo sviluppo della manovra con la disposizione 4-3-1-2 le corse senza palla di Boateng e/o Robinho nel ruolo di trequartista.


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domenica 15 maggio 2011

Chievo-Udinese: CON PIOLI GRAN CUORE E DUTTILITA'

Messaggero Veneto, 14 maggio 2011
L'angolo tecnico
di Maurizio Trombetta

Lo ha detto Rigoni subito dopo la partita pareggiata 2-2 in rimonta a Torino contro la Juve: «Questa squadra non molla mai». Le infinitamente maggiori motivazioni dell'Udinese contro il "marchio di fabbrica" del Chievo che ha appena raggiunto il traguardo della salvezza con due giornate di anticipo. Un gruppo di giovani di belle speranze (e comunque con buona qualità), inseriti su una base di giocatori del gruppo storico con il giusto "carattere", e alcuni elementi di esperienza e sostanza pescati soprattutto in Francia. Soluzione 1: 5-4-1. Credo che con l'Udinese il tecnico veneto Pioli sceglierà questa disposizione, come contro la Juve, per molteplici motivi. Innanzi tutto sfrutterebbe al meglio le caratteristiche dei giocatori. Sulle corsie esterne Sardo o Frey a destra e Jokic a sinistra non sono grandissimi difensori e rendono di più quando possono spingere su tutta la fascia. La disposizione a tre centrale permette di mascherare la lentezza di movimento dello sloveno Cesar e allo stesso tempo rafforza una coppia di difensori centrali, Andreolli e Mantovani, che senza l'aggiunta del terzo uomo, fornisce non troppe garanzie. In pratica, in fase di non possesso palla, l'uscita sistematica di uno dei tre centrali in marcatura sulla seconda punta avversaria permette comunque di mantenere una linea di difesa schierata a quattro. Con la protezione aggiuntiva di due mediani come Fernandez e Rigoni con buonissima qualità, ma soprattutto di grande sostanza. Questa disposizione potrebbe essere l'unica in grado di limitare la devastante forza della "ritrovata" Udinese sia centralmente (Sanchez), sia sulle fasce. Su questa base difensiva il Chievo poi si appoggia nelle ripartenze sui velocissimi movimenti del "grande vecchio" Pellissier, al quale si aggiunge spesso il potenzialmente fortissimo Constant (soprattutto quando parte palla al piede), e uno fra Moscardelli e Tureau. Soluzione 2: 4-3-1-2. Questo è un atteggiamento decisamente più spavaldo, ma che rischia di sguarnire la linea difensiva che potrebbe trovarsi scoperta, lasciando cioè una eccessiva profondità di gioco per gli inserimenti da dietro dei friulani. La difesa scalerebbe verso sinistra con Mantovani esterno, l'inserimento di un trequartista come Bogliacino porterebbe ad uno sviluppo della manovra più per vie centrali, con la partecipazione di un centrocampista in più in fase di conclusione. Da rilevare inoltre che un attaccante troppo vicino a Pellissier ne limiterebbe la pericolosità, devastante quando ha la possibilità di muoversi in profondità su tutto il fronte d'attacco

giovedì 12 maggio 2011

Il mister a Sportitalia stasera alle ore 19.00

Maurizio Trombetta sarà ospite, stasera giovedì 12 maggio alle ore 19.00, della trasmissione di Sportitalia (canale 225 di Sky) Solo Calcio Mondo condotta da Gaia Brunelli.

sabato 7 maggio 2011

Udinese-Lazio: piu' sostanza che fronzoli dove c'e' Reja

Messaggero Veneto, 7 maggio 2011
L'angolo del tecnico
di Maurizio Trombetta

Udinese e Lazio si giocano il quarto posto in classifica a tre giornate dal termine del campionato. Scontro diretto che nessuno avrebbe potuto prevedere così determinante in funzione Champions a inizio torneo. All'andata avevo apprezzato la squadra di Reja per l'equilibrio che dimostrava in campo, ora per rendere l'idea la definirei una squadra compatta, razionale, quasi "tedesca". Meno fronzoli e forse qualità nelle giocate, ma pochi concetti di gioco, ben chiari e con grande disponibilità di applicazione da parte di tutto il gruppo. Fase di non possesso. Disposizione 4-2-3-1 con i due centrali di centrocampo che si abbassano molto sulla linea dei difensori. Credo che Brocchi tornerà al centro per dare sostanza, polmoni e contrasto in mezzo al campo, con uno fra Matuzalem o Bresciano al suo fianco a fare l'organizzatore di gioco al posto dello squalificato Ledesma. L'ordine per questi sei giocatori del pacchetto arretrato, è quello di non farsi saltare facilmente dall'avversario o da una palla filtrante, temporeggiare, e permettere così il recupero in fase difensiva anche delle tre mezzepunte. Qui si nota assolutamente la compattezza della squadra che si muove unita arretrando o avanzando insieme in funzione del movimento della palla da parte degli avversari. Il recupero della palla viene effettuato "di squadra" con l'unica eccezione per la prima punta che non partecipa alla riconquista. Fase di possesso. La squadra predilige l'azione manovrata, forse ora addirittura un po' troppo lenta nella fase di costruzione dell'azione. Una volta riconquistata palla un mediano si abbassa subito mettendosi a disposizione della linea di difesa per "l'uscita" in fase di spinta di uno dei due difensori laterali (soprattutto molto bene a destra Lichsteiner). Gli altri centrocampisti si smarcano con movimenti alternati (corto-lungo), per ricevere palla, prevalentemente incontro, sviluppando poi la manovra in profondità tramite degli scambi o passaggi in diagonale sulle fasce. Anche in fase di sviluppo la squadra mantiene un atteggiamento compatto senza mai sbilanciarsi, spingendo alternativamente su entrambe le fasce e mantenendo sempre la sicurezza difensiva in caso di palla persa. Sempre pericolosi i cambi di gioco con inserimenti per la conclusione dal settore opposto a quello di sviluppo del gioco. Prima punta Zarate, il più in forma di tutti attualmente, sempre in movimento per cercare la conclusione personale e/o lasciare lo spazio per i pericolosi inserimenti di Hernanes e Floccari.


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lunedì 2 maggio 2011

Il film del campionato

Dal blog del Guerin Sportivo
2 maggio 2011
http://blog.guerinsportivo.it/

Il Milan è a un solo punto dallo scudetto, l’Inter vince, in extremis, sul campo del Cesena, ma abbandona i sogni scudetto, anche se ritarda la festa dei cugini rossoneri.
A San Siro, l’undici allenato da Massimiliano Allegri vince per 1 – 0 contro il Bologna, alla quinta sconfitta consecutiva, e si cuce sempre più il tricolore sul petto. La capolista guadagna altri tre punti, ma gioca una partita non certo brillante. Molte le occasioni gol mancate, ma al settimo minuto Flamini mette al sicuro il risultato. I rossoblù di Malesani provano ad agguantare il pareggio con Gimenez e Britos, ma Abbiati si oppone. Il Milan resiste e al fischio finale, il Meazza esplode in un tripudio che prelude al trionfo finale: il Diavolo, a tre turni dalla fine del campionato e ad otto punti di vantaggio sull’Inter, è ad un solo punto dal Paradiso.La Fiorentina, al Franchi, travolge l’Udinese per 5 – 2. I friulani, così, vedono allontanarsi il quarto posto. I viola passano in vantaggio al nono minuto con un gran tiro di sinistro di Vargas e al 21esimo, è D’Agostino a raddoppiare. I bianconeri accorciano le distanze, al 29esimo, con Pinzi, ma, al 51esimo, è ancora D’Agostino a firmare il vantaggio della formazione di casa. Asamoah, al 57esimo, firma il 3 a 2, ma è Cerci l’uomo partita che segna una strepitosa doppietta, la seconda in una settimana, e sancisce la festa viola e l’affondo dell’undici di Guidolin.Molte emozioni e sei gol nella sfida salvezza tra Sampdoria e Brescia che termina in parità per 3 – 3. Primo tempo equilibrato senza reti, accade tutto nella ripresa. Al 50esimo, apre le marcature Eder per le rondinelle, Pozzi, al 55esimo, pareggia, poi Caracciolo segna al 57esimo e Tissone al 63esimo. Sul 2 a 2, non è ancora finita: a segno Caracciolo per l’undici di Inchini, all’84esimo, ma sei minuti dopo, Mannini chiude definitivamente i conti.
Per il Brescia molto rammarico, serie cadetta vicina e un solo punto, nonostante il vantaggio ripetutosi per tre volte. Punto alquanto inutile anche per i blucerchiati che si avvicinano sempre di più alla retrocessione.Sorride il Catania che batte per 2 – 0 il Cagliari e guadagna tre punti d’oro per la permanenza nella massima serie. Silvestre porta in vantaggio i siciliani al 35esimo e quattro minuti dopo, ci pensa Bergessio a bissare e a far salire i rosazzurri a 40 punti in classifica.Al Tardini, un super Parma manda ko il Palermo per 3 – 1 e si avvicina alla salvezza. I gialloblu avanti con Dzemaili che ribatte in porta il rinvio di Sirigu, si portano sul doppio vantaggio con Modesto al 18esimo e Candreva firma il tris nel finale. Inutile il gol del momentaneo 2 – 1 dell’undici allenato da Delio Rossi, firmato da Pastore.A tre giornate dal termine, il Chievo è quasi salvo. L’undici di Pioli, al Bentegodi, passa per 1 – 0 sul Lecce e sale a 42 punti. L’uomo partita è Rigoni che gonfia la rete dopo aver ribattuto una respinta di Rosati.
Il Lecce prova a cercare il pari con Corvi e Chevanton, ma non riesce nell’impresa. Per i giallorossi restare in A diventa quasi un miraggio, essendo terz’ultimi in classifica e rischiando non poco.L’Inter e Pazzini, nell’anticipo del sabato, rimandano la festa del Milan. Sul campo del Cesena, i romagnoli passano in vantaggio, all’undicesimo del secondo tempo, con Budan. I nerazzurri sembrano avvicinarsi alla sconfitta, ma nella zona recupero accade l’incredibile: Pazzini, neo entrato, segna al 91esimo e replica al 95esimo e regala la vittoria ai nerazzurri. Cesena beffato e secondo posto quasi sicuro per l’undici di Leonardo.Anche il Napoli è in piena zona Champions: al San Paolo, Hamsik è il giustiziere del Genoa che perde per 1 – 0.Nel posticipo serale della domenica di campionato, la Roma esce vittoriosa dalla sfida contro il retrocesso Bari per 3 – 2. I giallorossi conquistano i tre punti e sono a un solo punto dal quarto posto, ora occupato dalla Lazio che lunedì sera se la dovrà vedere con la Juventus.
I biancorossi passano in vantaggio, al 25esimo, con Bentivoglio che dagli undici metri non sbaglia. Cinque minuti più tardi, Totti pareggia su punizione, ma il Bari, al 41esimo, torna in vantaggio con il gol di Huseklepp. Nella ripresa, ancora a segno, al 57esimo, il capitano giallorosso che al 78esimo sbaglia dagli undici metri e spedisce la palla sul palo. E’ Rosi che regala la vittoria all’undici capitolino con il gol messo a segno al 95esimo. Espulsi De Rossi, Perrotta e Glik. Francesco Totti con la doppietta contro i pugliesi supera Roberto Baggio (205) nella classifica dei marcatori più prolifici della serie A, attestandosi a quota 206 e festeggia il record con la maglietta “The King of Rome is not dead” ovvero “Il Re di Roma non è morto”.La classifica: Milan 77, Inter 69, Napoli 68, Lazio 60, Roma 59, Udinese 59, Juventus 53, Palermo 50, Fiorentina 49, Genoa 45, Cagliari 44, Chiedo 42, Parma 41, Catania 40, Bologna 40 Cesena 37, Sampdoria 36, Lecce 35, Brescia 31, Bari 21 (retrocesso in serie B).Il prossimo turno potrebbe regalare il tricolore al Milan, impegnato all’Olimpico contro la Roma (sabato alle ore 20.45), il Palermo se la vedrà con il Bari ( sabato ore 18), domenica alle 15 si giocheraà Bologna – Parma, Brescia – Catania, Cagliari – Cesena, Inter – Fiorentina, Lecce – Napoli, Udinese – Lazio. Posticipo serale, il derby di Marassi tra Genoa e Sampdoria (ore 20.45). La Juventus sarà chiamata, lunedì alle ore 20.45, all’esame Chievo.

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Fiorentina-Udinese: Attenzione a Mutu e Montolivo

Messaggero Veneto, 30 aprile 2011
L'angolo del Tecnico
di Maurizio Trombetta

Delicatissima trasferta a Firenze per l’Udinese. Più per le numerose assenze in casa bianconera che per l’effettiva pericolosità di questa Fiorentina, comunque reduce da una vittoria esterna a Cagliari. Stagione assolutamente deludente per la squadra viola, soprattutto in funzione dell’ottimo organico a disposizione. Ottima qualità generale della rosa con il giusto mix fra giovani talenti e giocatori di esperienza, ma evidentemente ancora più difficile del previsto il cambio di guida tecnica dopo gli ultimi anni di Prandelli. Mihajlovic si è trovato a combattere con un rendimento troppo altalenante di giocatori importanti. La mancanza nello stesso ruolo di Jovetic per infortunio e di Mutu ha per esempio fortemente condizionato il rendimento dell’intera squadra togliendole certezze ed entusiasmo. Continue variazione di moduli e di formazione la rendono una squadra ancora “indefinita”, anche se ora il tecnico serbo sembra orientato ad usufruire di una disposizione di basecon il 4-3-2-1.
Difesa. Tra i pali c’è Boruc, capace di interventi prodigiosi ma anche di amnesie incredibili. Quasi scolastica la linea a quattro davanti a lui. Sta migliorandoin fase difensivaDeSilvestri a destra, garantendo comunque con il terzino sinistro Pasqual grande spinta su entrambe le fasce. In mezzo il conosciuto e sempre affidabile Koldrup insieme ad un Gamberini che se si conferma su questi livelli può tornare a far parte del giro della Nazionale.
Centrocampo. Qui Mihajlovic è in grado di mischiare un po’ le carte. Quasi sicuramente disposizione a tre: quella in grado di garantire il maggior equilibrio è composta dal trio Behrami, Donadel e Montolivo. Corsa e strapotere fisico dello svizzero sulla destra, contrasto ed esperienza in mezzo, grandi doti tecniche con pericolosità anche in fase di conclusioni con Montolivo sulla sinistra. Da centrale ha tutto per diventare il migliore del ruolo in assoluto, ma finora non è ancora riuscito a dimostrarlo nelle duefasi di gioco.
Attacco. Sicuri Mutu e Gilardino, uno fra Cerci e Vargas. Il peruviano, che può giocare solo a sinistra (fenomenale nel cross in corsa e pericoloso nelle conclusioni anche da molto lontano), porterebbe quasi ad una disposizione a quattro di centrocampo con Mutu a giostrare nella sua posizione ideale di seconda. Cerci tatticamente è più disciplinato e garantirebbe maggior copertura. Sempre importante la “presenza” come unico riferimento avanzato di Gilardino, da verificare “l’umore” con cui si presenterà in campo Mutu, in grado di risolvere la partita da solo, come pure di far giocare la propria squadra in dieci…