sabato 18 settembre 2010

Sul Messaggero Veneto il Mister analizza Udinese - Juventus

Messaggero Veneto - Sabato 18 settembre - sport
L'ANGOLO DEL TECNICO

Occhio ai cross di Pepe e Krasic
di Maurizio Trombetta

Arriva a Udine una Juve reduce dal rocambolesco 3-3 di giovedì sera in Europa League con il Lech Poznan. Si rituffa nel campionato la squadra che già dopo il 3-3 con la Sampdoria è stata definita dal suo allenatore «non in grado di vincere lo scudetto». Da verificare la reazione della squadra alla provocazione di Del Neri che evidentemente non sente ancora il gruppo totalmente suo. Un po’ quello che succede a Guidolin, che ha preferito un’altra strada per evidenziare uno stesso malessere: farsi totalmente carico della responsabilità per non essere ancora riuscito a trasferire appieno la sua mentalità di attenzione ai minimi dettagli nella fase difensiva, anche nelle palle ferme.
lDIFESA La prerogativa delle squadre allenate da Del Neri è il movimento simultaneo della linea dei difensori curata in maniera quasi maniacale. Per ora il comportamento dei quattro della Juve è addirittura imbarazzante. Motta a destra sembra giocare in un campionato a parte, tutto suo. Le distanze tra i singoli del reparto, completato al centro da Bonucci e Chiellini e probabilmente a sinistra da Grygera, sono a volte troppo larghe per consentire un efficace aiuto reciproco di coperture preventive, consentendo così dei pericolosi uno contro uno. Situazione che può essere sfruttata efficacemente dagli avanti friulani.
lCENTROCAMPO Comincia ad avere una sua precisa fisionomia la linea mediana. La corsa e gli inserimenti di Marchisio, il contrasto e la presenza da mediano di Felipe Melo costituiscono nel settore centrale, un mix che ben si sposa con le idee dell’allenatore. Krasic e Pepe, entrambi esterni di destra, garantiscono quantità e qualità nelle azioni di corsa palla al piede sulle fasce. Tuttavia la fase di non possesso, non è ancora caratterizzata da una sufficiente pressione sul portatore di palla avversario che quindi non consente un recupero-palla in pressing, mandando in sofferenza la fase difensiva di tutta la squadra. Lo sviluppo del gioco si svolge per ora ancora principalmente su linee diagonali con azioni manovrate, e quindi non particolarmente veloci, con fraseggi che, con il cambio del fronte di gioco, permettono di sfruttare le grandi capacità di corsa degli esterni. Molto pericolosi al riguardo i cross tesi oltre la linea della difesa che sia Pepe che Krasic effettuano con naturalezza.
lATTACCO La coppia formata da Quagliarella e Del Piero giocando 1+1 dà il punto di riferimento del trequartista centrale che, prendendo palla tra le linee, può cercare la conclusione personale (specialità della casa) o la palla dentro per la prima punta e/o gli inserimenti degli esterni. L’eventuale scelta di una accoppiata Quagliarella-Iaquinta consentirebbe invece di giocare con due punte brave a buttarsi negli spazi, difendere palla e permettendo l’inserimento degli esterni per il cross e la conseguente conclusione dell’altra punta e dell’esterno opposto.