sabato 11 settembre 2010

Aspettando Inter-Udinese : l'analisi tecnica del mister

MESSAGGERO VENETO
VENERDÌ, 10 SETTEMBRE 2010 - Pagina 17 - Sport

di MAURIZIO TROMBETTA


È sempre meglio affrontare le grandi squadre a inizio stagione. L’Inter, come l’Udinese, viene da una delusione alla prima di campionato e al pari dei friulani ha in pratica cambiato quasi solo l’allenatore, mantenendo a grandi linee lo stesso organico dell’anno scorso. Proprio le possibili difficoltà di applicazione delle idee del nuovo tecnico dell’Inter possono essere per l’Udinese uno spiraglio positivo in questa difficilissima trasferta. Non è certo semplice per gli stessi giocatori che hanno vinto tutto l’anno precedente cambiare mentalità e concetti di gioco, soprattutto nel poco tempo avuto a disposizione in una preparazione post Mondiale. L’allenatore spagnolo, infatti, si basa su un calcio fatto di possesso palla con sviluppo di gioco corale, ottimo per sfruttare le enormi qualità tecniche dei suoi, abbinato a un pressing alto per recuperare palla il più vicino possibile alla porta avversaria, con accorciamento in avanti della squadra e conseguente innalzamento della linea difensiva. Il fatto è che si tratta di un concetto diametralmente opposto al calcio di Mourinho che voleva dieci giocatori dietro la linea della palla con la squadra che si abbassa per recuperarla nella propria metàcampo in spazi ridotti, per poi sfruttare le immense qualità sia tecniche che di velocità dei suoi attaccanti negli spazi larghi.
lDIFESA Mi auguro che il confronto tra questo reparto e il velocissimo attacco dell’Udinese possa essere decisivo per le sorti della partita. La linea difensiva Zanetti, Lucio, Samuel, Chivu non ha esattamente le caratteristiche adatte per giocare “alta” contro Sanchez, Floro e Di Natale. Penso che le giocate di Toto e le contromosse tattiche di Guidolin in questo settore del campo possono cambiare gli equilibri dell’incontro.
lCENTROCAMPO Credo che Benitez voglia ancora mantenere la disposizione 4-2-3-1 con Stankovic e Cambiasso bassi, Pandev, Snajder eEto dietro la prima punta. Qui vedo ancora delle difficoltà. A volte tempi sbagliati nell’applicazione del pressing permettono ripartenze avversarie pericolose per la linea difensiva che viene puntata con palla scoperta. In fase di possesso lo sviluppo della manovra con scambi palla a terra e sfruttamento delle fasce laterali mi sembra ancora troppo ordinato e prevedibile.
lATTACCO Anche qui l’Inter di Benitez non è ancora riuscita ad esprimere tutto il suo enorme potenziale. Sembra quasi che per ora Milito e i tre alle sue spalle spendano maggiori energie per il pressing in fase di recupero palla, piuttosto che per la fase di attacco e sviluppo della manovra finendo con il perdere incisività. Nel momento in cui il recupero palla sarà prevalentemente alto nella metàcampo avversaria torneranno a essere dolori per tutti.