martedì 25 novembre 2008

I piccoli miracoli del Cluj...

Gazzetta dello Sport - 24 novembre 2008
DAL NOSTRO INVIATO STEFANO BOLDRINI
CLUJ (Romania) Gli scheletri delle tribune sopravvivono tra macerie di mattoni e seggiolini divelti, accatastati come vecchi rifiuti. Dietro una curva immaginaria, un container, una roulotte e la terra perforata dalle scavatrici: stanno costruendo l'ennesimo centro commerciale. Dall'altra parte, il profilo di un laghetto ghiacciato. Un cane randagio abbaia, le strade sono una poltiglia di fango. L'unica macchia di verde è il campo, dove Maurizio Trombetta alle 11.30 ha fatto partire l'allenamento del Cluj. "Sono sceso a dare un'occhiata alle nove. Dopo la neve della notte temevo problemi. Invece, tutto ok". Sono i piccoli miracoli del Cluj. Gioca in Champions e si allena in un impianto che sembra sopravvissuto ad un bombardamento. Fa un freddo boia, zero gradi, ma all'alba si viaggiava a meno tre. I giocatori sono intabarrati nelle tute. Gli ivoriani soffrono, ma nascondono le loro pene. In campo si corre. Il Cluj è in salute. "Siamo una delle squadre più resistenti del calcio romeno", dice Trombetta, che ha trascinato quaggiù un'équipe italiana di specialisti dello sport per valutare la forma dei giocatori: test di Bosco, prove di corsa, misurazione della massa grassa. Trombetta ha cambiato anche la dieta: "Si mangia pasta prima e dopo le gare. Abbiamo selezionato i dolci. Prima era un disastro".
Trombetta fa Totti Torello, partita, poi il gruppo viene diviso. Attaccanti e centrocampisti lavorano con il "vice" Zaninelli, ex portiere di Catanzaro, Avellino e un passaggio nella Roma. Trombetta cura la difesa. Urla: "La Roma oggi (ieri, ndr) gioca a Lecce, dove fa caldo. Il freddo è un nostro alleato". Poi mima Totti: "Va incontro al pallone e rovescia il gioco con un tocco. Dovete impedirglielo". Totti è il suo incubo: "Anche al dieci per cento è decisivo. Ma ora mi sembra quasi al top". Nel pomeriggio, vedrà Lecce-Roma e i timori aumenteranno: "La Roma è in ripresa. Brutta storia".
Culio L'argentino sta meglio. "Il flessore non mi dà fastidio. Le cure funzionano. Domani (oggi, ndr) faccio l'ecografia. Se sarà negativa, gioco". Culio parla all'ingresso dello stadio, fresco di restauro. C'è la bacheca con i trofei e il modello di una locomotiva, simbolo del Cluj. Alle pareti, le foto della vittoria a Roma e il tabellone dell'Olimpico, con nomi e minuti dei gol: 17' Panucci 27' e 49' Culio. "La serata più importante della mia carriera", sospira l'argentino. Per la Roma, una delle peggiori della sua storia.