martedì 25 novembre 2008

Cluj-Roma: la conferenza stampa del mister



Vigilia di Cluj-Roma
Gazzetta dello sport - 25 novembre 2008

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Gazzetta dello Sport - 25 novembre 2008
di STEFANO BOLDRINI
CLUJ (Romania) Provarci, in tutti i sensi. Provare questa mattina se Culio e Muresan, i dubbi del Cluj, sono recuperabili: test in albergo. Provare a ribattere la Roma, perché, come dice l’allenatore italiano Maurizio Trombetta “i miei ragazzi possono ripetere il miracolo dell’andata”. Provarci perché, come racconta Triça “se ci qualifichiamo agli ottavi di Champions, entriamo nella storia”.QUANTE STORIE Il Cluj è questo: un mix di speranza, determinazione, orgoglio. E’ anche un incrocio di destini: dall’argentino Culio – ieri si è mosso bene, dovrebbe farcela –, che cinque anni faceva il muratore, all’altro argentino Dubarbier, che ha passaporto francese, spera di poter entrare un giorno nel giro della nazionale di Domenech e intanto vanta come maestro una vecchia conoscenza, l’ex laziale Pedro Troglio. “Mi ha insegnato molto”. C’è anche, nello staff di Trombetta, un ex giallorosso, il portiere Alessandro Zaninelli, di passaggio nella Roma di Liedholm e Falcao. Zaninelli giocò in serie C con Alberto De Rossi, papà di Daniele (“gli ho chiesto la maglia per mio figlio”) e ai tempi in cui lavorava nel Montichiari, incontrò un ragazzo che avrebbe fatto strada: Marco Cassetti. Un’altra bella storia ha il nome dell’’AS Roma di Botosani, una località ai confini con la Moldova. Il club, fondato nel 1975 in omaggio ad un antico villaggio di quelle parti che si chiama Roma, è in testa al campionato di quarta divisione. Il presidente Gica Tapultoc e il capitano della squadra, Bogdan Chimir, stasera saranno allo stadio Radulescu per tifare Roma. Viva il calcio.
TROMBETTA “Julio dovrebbe farcela. Se recupero Muresan esce Peralta”. Trombetta parla chiaro: “Io in discussione? E’ così dal primo giorno, ci sono abituato. Io vado avanti nel mio lavoro, ho la coscienza a posto. Il fatto che ora la Roma stia meglio e noi in affanno rientra nella logica delle cose: la Roma è la Roma e noi siamo il Cluj. Totti è la preoccupazione principale, ma nella squadra di Spalletti ci sono sette-otto calciatori che possono inventare il numero vincente. Spalletti è stato bravo a cambiare modulo. La Roma è meno spettacolare di prima, ma più concreta. In difesa rischia meno. Ma noi ce la giocheremo: abbiamo il diritto e il dovere di provarci”.