sabato 22 gennaio 2011

Udinese-Inter: si puo' passare solo a sinistra

Messaggero Veneto  - 22 gennaio 2011
L'angolo del Tecnico
di Maurizio Trombetta

L’Inter in casa al Friuli, come un vero e proprio esame di laurea per l’Udinese. La partita di Coppa Italia con la Sampdoria ha portato la delusione di una “tesina” buona, ma non sufficiente a passare la qualificazione al turno successivo. Superare lo scoglio di un’Inter, in sensazionale fase di recupero, può davvero rappresentare il punto di svolta per il proseguimento a pieni voti nel percorso di studi intrapreso così positivamente dallo “studente” Udinese. Il maggior “tourn-over” che Guidolin si è concesso nella partita infrasettimanale, potrebbe avere una ricaduta positiva per i bianconeri in funzione di una maggior freschezza in campo domani.

FASE DI NON POSSESSO La defezione di Samuel nella linea difensiva impedisce al 4-3-1-2 di Leonardo di basarsi sullo stesso identico gruppo di giocatori che ha portato alla vittoria di tutto con il 4-2-3-1 di Mourinho. Stessi semplici, ma inderogabili concetti di sicurezza difensiva da mantenere mentre la squadra sviluppa gioco: Zanetti a copertura della fascia destra durante le frequenti e di nuovo pericolosissime incursioni di Maicon; tutti i centrocampisti con la libertà di inserirsi in fase di sviluppo e conclusione della manovra, ma con l’obbligo per due di loro a turno di restare dietro la linea della palla, per contrastare le ripartenze avversarie. Se può avvalersi dell’apporto di Thiago Motta, il centrocampo di Leonardo, risulta di gran lunga il migliore in circolazione e attualmente uno dei pochi in grado di imporsi alla gran mediana dell’Udinese. Parità numerica a destra con Maicon (quasi centrocampista) e Zanetti contro Asamoha e Armero, potrebbe andare in difficoltà sul lato sinistro nel caso in qui il trequartista o una punta non diano il necessario aiuto a Chivu nell’assorbire gli inserimenti a turno di Pinzi e Isla.

FASE DI POSSESSO Bellissimo vedere l’ampia libertà che Leonardo lascia ai suoi giocatori di sfruttare le loro fenomenali doti, rispettando i semplici concetti di gioco di squadra veloce, con la giusta alternanza tra la ricerca della profondità in verticale e il cambio del fronte di gioco per l’inserimento da dietro dei centrocampisti. La presenza di Motta permetterebbe di schierare Stankovic da trequartista con evidente maggior “peso” sia quantitativo che qualitativo per tutto il reparto avanzato. La mancanza di Milito, sarà probabilmente colmata da Pandev che credo giocherà da centravanti atipico, lasciando così ad Eto la possibilità di muoversi a suo piacimento libero di scegliersi tempi e modi di inserimento, che diventano devastanti quando parte dal centro-sinistra.