domenica 16 gennaio 2011

Genoa-Udinese: Centrocampo polivalente

Messaggero Veneto 15 gennaio 2011
L'angolo del Tecnico
di Maurizio Trombetta


Tanto la trasferta di Milano era “facile” da giocare, altrettanto è “pericolosa” questa in casa del Genoa. Dopo la gran partita di San Siro contro il Milan capolista quasi maltrattato, ma non battuto, incontrare una squadra di seconda fascia, comporta il rischio di una possibile presupponenza da parte dei giocatori bianconeri. Ma il Genoa ha un organico di gran qualità. E poi c’è il mercato… Per quanto possa creare turbative il gran vociare sugli eventuali trasferimenti dei giocatori dell’Udinese, a Genova sembra di essere nella sala di aspetto di una stazione dei treni, gente che arriva e gente che parte. Non è certo facile per un’allenatore arrivato da un paio di mesi, lavorare su un gruppo di giocatori in continua trasformazione. Probabilmente anche per questo attualmente Ballardini si sta affidando a uno schieramento di base col 4-4-2, che di volta in volta può essere adattato con una disposizione del centrocampo a rombo.
DIFESA Questo è naturalmente il reparto più bloccato, con Eduardo in porta, gran presenza e personalità, ma alcune piccole imperfezioni tecniche, e una disposizione della linea difensiva, ora sempre a quattro, con Mesto, Dainelli, Kaladze e Criscito. La coppia centrale di stazza e statura, potrebbe essere messa in difficoltà dall’agilità degli attaccanti e degli inserimenti dei centrocampisti dell’Udinese. Sulle fascie, Criscito a sinistra è probabilmente il più adatto, per caratteristiche quasi da difensore centrale, ad assorbire i pericolosissimi inserimenti di Isla con scambi in dai e vai, mentre Mesto a destra potrebbe soffrire, se non adeguatamente aiutato, le incursioni a turno di Asamoha e Armero (o Pasquale).
CENTROCAMPO Grande capacità di adattamento a diversi moduli di gioco, con polivalenza di ruoli per i giocatori di questo reparto, soprattutto quelli della “vecchia guardia”. Milanetto è il classico mediano regista davanti alla difesa, Rossi è un vero e proprio jolly. Rafinha può scambiarsi di posizione con Mesto. A completare il reparto Jankovic, giocatore universale capace di giostrare sia in fascia (lui e Rossi esterni per un centrocampo in linea), che in mezzo da trequartista.
ATTACCO Davanti penso che il mister farà giocare Sculli, (sempre che se lo ritrovi ancora in spogliatoio e non ceduto a qualche altra squadra), giocatore capace di svolgere entrambe le fasi di gioco con grande impegno ed applicazione unite a doti tecniche di alto livello; rende al meglio se può giocare largo, ma capace di adattarsi anche come seconda punta. L’alternativa è palacio. Unico riferimento avanzato, visto l’indisponibilità dei nuovi arrivi, dovrebbe giocare Destro, giovane prima punta di movimento, con buone doti realizzative.