Auguri al mister da tutti gli amici friulani e non!
Che continuino i successi!
lunedì 29 settembre 2008
Cfr Cluj- Steaua Bucarest 1- 1 (26 sett.2008)
La conferenza stampa post partita
Il gol del pareggio dell'argentino Dubarbier
Il gol del pareggio dell'argentino Dubarbier
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martedì 23 settembre 2008
venerdì 19 settembre 2008
Un po di rassegna stampa dopo Roma - Cfr Cluj
LE PAGELLE
Gazzetta dello sport - 17 settembre 2008
STANCIOIU 6,5 Nessuna parata difficile, ma diverse uscite utili nei momenti caldi.
TONI 5,5 Dal suo lato deve faticare soprattutto quando c' è Vucinic.
CADÚ 5,5 Anticipato dal montenegrino sul gol, non è mai impeccabile.
DE SOUSA 6 Più in difficoltà nel primo tempo che nel secondo. Cresce alla distanza.
PEREIRA 6 L' inizio è da brivido, lentamente prende le misure e finisce senza patemi.
DANI 6 Davanti ad Aquilani pensa che sarà una gara di sofferenza, ma quando le maglie si allargano capisce che gli andrà bene.
MURESAN 5,5 Aiuta i compagni, ma non riesce mai a frenare De Rossi.
DUBARBIER 6,5 Piedi assai decorosi e buona intelligenza tattica. Tira, s' inverte di fascia con Juan Culio e fa bene. (Panini s.v.).
TRICA 7 Mette lo zampino in entrambe le azioni delle reti romene. Nessuna sorpresa: ha numeri da campioncino. PERALTA 6 Entra per Trica e, da ex interista, timbra una traversa di testa che poteva essere l' apoteosi.
JUAN CULIO Se non perdesse il contrasto con De Rossi da cui nasce il primo gol, sarebbe perfetto. La bella doppietta però lo santifica.
KONÈ 7 Non sarà un asso nel trovare la porta, ma si muove in modo perfetto per gli incroci dei trequartisti alle sue spalle.
ALL. TROMBETTA 7 Consola un po' vedere come la saggezza tattica Made in Italy renda perfetta una multinazionale assai poco romena.
Corriere dello sport - 17 settembre 2008
Cfr CLUJ
7 Juan Culio - Una doppietta da incorniciare. Perde il pallone in occasione del gol di Panucci. Si fa perdonare dopo dieci minuti quando realizza il pareggio. Gela l’Olimpico all’inizio del secondo tempo, quando ben appostato in area, trova il raddoppio.
7 Dubarbier - Prima occasione vera per il Cluj, con un tiro da lontano. E’ il campanello d’allarme per la Roma
7 Trombetta (all.) - Aspetta la Roma, può quando capisce che può colpire, manda avanti i suoi. 6,5 De Sousa - Se la cava senza strafare.
6,5 Dani - Impegna Doni al termine di un’azione in contropiede.
6,5 Muresan - Molto attento alla fase difensiva, sfiora il gol su punizione. Sempre nel vivo del gioco.
6,5 Trica - Appena trova spazio è uno che fa male.
6,5 Peralta - Colpisce il palo di testa.
6 Alvaro Pereira - Un po’ rude nei contrasti, pericoloso negli inserimenti e sui tiri da lontano.
6 Konè - Molto attivo.
6 Stancioiu - Bravo nelle uscite.
6 Tony - Da quella parte, con Tonetto e Riise, non deve soffrire.
6 Cadu - Si fa anticipare da Panucci in occasione del gol.
Gazzetta dello sport - 17 settembre 2008
STANCIOIU 6,5 Nessuna parata difficile, ma diverse uscite utili nei momenti caldi.
TONI 5,5 Dal suo lato deve faticare soprattutto quando c' è Vucinic.
CADÚ 5,5 Anticipato dal montenegrino sul gol, non è mai impeccabile.
DE SOUSA 6 Più in difficoltà nel primo tempo che nel secondo. Cresce alla distanza.
PEREIRA 6 L' inizio è da brivido, lentamente prende le misure e finisce senza patemi.
DANI 6 Davanti ad Aquilani pensa che sarà una gara di sofferenza, ma quando le maglie si allargano capisce che gli andrà bene.
MURESAN 5,5 Aiuta i compagni, ma non riesce mai a frenare De Rossi.
DUBARBIER 6,5 Piedi assai decorosi e buona intelligenza tattica. Tira, s' inverte di fascia con Juan Culio e fa bene. (Panini s.v.).
TRICA 7 Mette lo zampino in entrambe le azioni delle reti romene. Nessuna sorpresa: ha numeri da campioncino. PERALTA 6 Entra per Trica e, da ex interista, timbra una traversa di testa che poteva essere l' apoteosi.
JUAN CULIO Se non perdesse il contrasto con De Rossi da cui nasce il primo gol, sarebbe perfetto. La bella doppietta però lo santifica.
KONÈ 7 Non sarà un asso nel trovare la porta, ma si muove in modo perfetto per gli incroci dei trequartisti alle sue spalle.
ALL. TROMBETTA 7 Consola un po' vedere come la saggezza tattica Made in Italy renda perfetta una multinazionale assai poco romena.
Corriere dello sport - 17 settembre 2008
Cfr CLUJ
7 Juan Culio - Una doppietta da incorniciare. Perde il pallone in occasione del gol di Panucci. Si fa perdonare dopo dieci minuti quando realizza il pareggio. Gela l’Olimpico all’inizio del secondo tempo, quando ben appostato in area, trova il raddoppio.
7 Dubarbier - Prima occasione vera per il Cluj, con un tiro da lontano. E’ il campanello d’allarme per la Roma
7 Trombetta (all.) - Aspetta la Roma, può quando capisce che può colpire, manda avanti i suoi. 6,5 De Sousa - Se la cava senza strafare.
6,5 Dani - Impegna Doni al termine di un’azione in contropiede.
6,5 Muresan - Molto attento alla fase difensiva, sfiora il gol su punizione. Sempre nel vivo del gioco.
6,5 Trica - Appena trova spazio è uno che fa male.
6,5 Peralta - Colpisce il palo di testa.
6 Alvaro Pereira - Un po’ rude nei contrasti, pericoloso negli inserimenti e sui tiri da lontano.
6 Konè - Molto attivo.
6 Stancioiu - Bravo nelle uscite.
6 Tony - Da quella parte, con Tonetto e Riise, non deve soffrire.
6 Cadu - Si fa anticipare da Panucci in occasione del gol.
giovedì 18 settembre 2008
L’EX ALABARDATO DEBUTTA ALL’OLIMPICO
IL PICCOLO - MARTEDÌ, 16 SETTEMBRE 2008 Pagina 30 - Sport
L’EX ALABARDATO DEBUTTA ALL’OLIMPICO
Trombetta dall’Eccellenza alla Champions
Ha lavorato con Galeone e Guidolin, guida i campioni di Romania dopo aver allenato il Sevegliano
di BRUNO LUBIS
TRIESTE In una domenica di maggio libera da impegni col Sevegliano, Maurizio Trombetta era allo stadio Rocco, sorridente come sempre e cordiale con le vecchie conoscenze. «Un po’ di A e di B le ho viste. Ma come secondo di Galeone e Guidolin. Adesso faccio l’allenatore responsabile in prima persona e comincio da una categoria più bassa, in Eccellenza». A distanza di tre mesi, Trombetta fa l’esordio in Champions League, sulla panchina del Cluj, e stasera incontra la Roma. Una volata così veloce nessuno se l’aspettava, Neanche lui che di volate è sempre stato pratico.Col pallone ci sapeva fare fin da ragazzino ed era terribilmente veloce. Così veloce che a Trieste lo chiamavano Speedy Gonzalez. L’allenatore di quella Triestina che ottenne la promozione in serie B, Marino Lombardo, diceva un po’ estasiato e un po’ stizzito: «Ogni tanto Trombetta arriva prima del pallone. Dovrebbe rallentare un po’ il passo». Il passo glielo hanno rallentato all’Udinese, quando lo hanno esonerato dalle funzioni di vice per fare un dispetto a Galeone.Friulano di 46 anni, una carriera di giocatore tra cadetti e serie C, una laurea all’Isef con tesi sulla diversificazione dei carichi di allenamento in un piano di preparazione annuale per una squadra di calcio. Parole difficili per spiegare come lavorare sulla preparazione fisica. Per la tattica, oltre alle esperienze fatte da attore sui campi, anche il contatto quotidiano con un amante del bel gioco come Gianni Galeone, teorico del 4-3-3. Con Galeone a Udine in serie B dal 1994, poi a Perugia, quindi a Napoli. Nel 1998 torna all’Udinese come assistente di Guidolin, l’anno successivo al Bologna in serie A per cinque campionati. Nel 2003-04 ancora all’Udinese con Galeone fino all’esonero.E adesso si presenta alla stampa italiana sapendo dei suoi limiti e di quelli della squadra da lui diretta, i campioni di Romania del Cluj, appena avuti in eredità da Ioan Andone, esonerato per scarsi risultati. Trombetta non si nasconde dietro frasi convenzionali: «Una partita come questa contro la Roma non ha bisogno di motivazioni. La squadra si è guadagnata la qualificazione alla Champions sul campo, io mi ci sono trovato. Il Cluj vuole sfruttare questa occasione, i giocatori non hanno bisogno che io dica nulla». Umile e realista, Trombetta sa delle difficoltà dei giallorossi e proverà a sfruttare il fattore sorpresa.Spalletti, dal canto suo, tiene alta la concentrazione della Roma: «Ho visto e rivisto alcune partite del Cluj. Una squadra che gioca bene. Non avremo vita facile».Il girone comprende anche Bordeaux e Chelsea e Trombetta ammette: «Noi siamo in quarta fascia, il nostro obiettivo è quello di arrivare terzi nel girone per essere così ammessi alla Coppa Uefa. Giocheremo tutte le partite contro grandi squadre, sarà un onore affrontarle».Senza ansie nè isterie, Trombetta vive il salto dai dilettanti al massimo livello europeo del calcio. Sempre col sorriso perché si tratta pur sempre di un gioco, ma con decisione e serietà nel lavoro che aveva fin da quando scattava alzando una nuvola di polvere sui lanci di Papais, ricorda i due amici Galeone e Guidolin: «Ho avuto la fortuna di lavorare con loro e imparare da entrambi. Le basi tecniche le ho, adesso devo riuscire a dimostrare che so dirigere la squadra a certi livelli».E parlando del Cluj, Trombetta racconta: «Siamo una squadra con buone capacità fisiche, ci sono parecchi stranieri, si gioca un calcio tecnico. Ma il migliore è un rumeno, Trica. Il calcio rumeno è in evoluzione, si avvicina ai migliori in Europa». Come a dire che se il Cluj arrivasse terzo nel girone, non sarebbe un colpo fortunato. Roma attenta, Trombetta non parla a vanvera. Anche se sorride.
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mercoledì 17 settembre 2008
Mister Trombetta marcia su Roma e conquista 3 punti
http://www.gsptv.ro/viewVideo1.php?video_id=6243&title=M__Trombetta
sabato 13 settembre 2008
Maurizio Trombetta nuovo allenatore del Cfr Cluj (Romania)
La conferenza stampa - Cluj 1 settembre 2008
Arpad Paszkany
Proprietario del Club rumeno
Presidente Cfr Cluj Iuliu Muresan
Messaggero Veneto - 2 settembre 2008 Pagina 18 - Sport
È stato promosso alla guida della squadra dopo l’esonero a sorpresa di Ioan Andone E martedì 16 sfiderà la Roma all’Olimpico
Trombetta lancia la sfida alla Champions
Il 46enne udinese è il nuovo tecnico dei campioni di Romania del Cluj
UDINE. Dalla panchina del Sevegliano a Stamford Bridge e all’Olimpico. Dai campi dell’Eccellenza nostrana alla musichetta mistica e al palcoscenico della Champions League. Non è il sogno di fine estate di un ragazzino in cerca di consacrazione calcistica, ma la realtà, a dir poco bella, che appartiene al friulanissimo Maurizio Trombetta che da ieri è ufficialmente l’allenatore dei rumeni del Cfr Cluj, vincitori della passata edizione del loro campionato e della coppa nazionale, e inseriti, dall’urna di Montecarlo, nel girone A dell’ex Coppa dei Campioni assieme alla
Roma di Luciano Spalletti, al Chelsea di Felipe Scolari e ai francesi del Bordeaux. Per lo storico ex di Galeone e Guidolin, in altre parole, un lancio da protagonista, dopo le annate da “vice” nei professionisti, nel calcio europeo che conta.
Trombetta, dalle nostre parti, è famoso soprattutto per essere stato, come accennato, il vice allenatore dell’Udinese (oltre che di Napoli, Perugia, Bologna e Ancona) ai tempi di Francesco Guidolin e Giovanni Galeone, ma a livello dilettantistico anche per aver preso in mano, nella passata stagione, un Sevegliano fanalino di coda dell’Eccellenza e averlo condotto per mano fino al quarto posto con tanto di vittoria, ai rigori, della coppa Italia contro la Manzanese. Quella in maglia gialloblù, per Trombetta, è stata la prima, positiva, avventura come tecnico “in prima”, ma per uno come lui, abituato ad avere a che fare con il mondo del pallone professionistico, una chiamata da categoria più blasonate non poteva certo mancare. Quest’estate, quindi, il tecnico friulano ha preso armi e bagagli e si è trasferito nella terra di Dracula, in Transilvania, chiamato come vice allenatore, e preparatore atletico, dei freschi campioni di Romania del Cluj che nel maggio del 2007 si erano affidati al quarantaseienne, ed ex difensore di quella nazionale che divenne grande con Hagi e Popescu, Ioan Andone che nel giro di un anno aveva condotto la squadra allo storico traguardo rappresentato dalla vittoria della coppa di Romania e del primo scudetto del Cluj. Quest’anno, però, qualcosa si è rotto nei meccanismi di una squadra talentuosa, zeppa di portoghesi, spagnoli e sudamericani, ma che non girava più a dovere, tanto che i campioni in carica occupano appena all’undicesimo posto in classifica e sono senza vittorie da quattro giornate. La società transilvana, quindi, ha deciso di silurare in tronco l’allenatore e nonostante la stampa locale parlasse dell’ex tecnico ucraino del Dniepr Oleg Protasov, come erede designato, di affidarsi proprio a Maurizio Trombetta che raccoglie così i frutti di un lavoro più che decennale prendendo in mano una compagine inserita davvero nell’Europa del calcio più nobile. Il tecnico friulano, dopo la pausa riservata agli impegni delle nazionali, esordirà ufficialmente sulla panchina del Cluj sabato 13 settembre, alle 18, sul rettangolo del Gloria Bistrita che occupa la stessa posizione dei suoi ragazzi con appena 7 punti in 5 gare. Tre giorni dopo è previsto, invece, il battesimo del fuoco in Champions con la trasferta, neanche a farlo apposta, in Italia, allo stadio Olimpico, contro la Roma. E allora auguri mister Trombetta, perché finalmente, dopo un po’ di anni, torna nella massima competizione continentale almeno un pizzico di Friuli.
Mattia Pertoldi Arpad Paszkany
Proprietario del Club rumeno
Presidente Cfr Cluj Iuliu Muresan
Messaggero Veneto - 2 settembre 2008 Pagina 18 - Sport
È stato promosso alla guida della squadra dopo l’esonero a sorpresa di Ioan Andone E martedì 16 sfiderà la Roma all’Olimpico
Trombetta lancia la sfida alla Champions
Il 46enne udinese è il nuovo tecnico dei campioni di Romania del Cluj
UDINE. Dalla panchina del Sevegliano a Stamford Bridge e all’Olimpico. Dai campi dell’Eccellenza nostrana alla musichetta mistica e al palcoscenico della Champions League. Non è il sogno di fine estate di un ragazzino in cerca di consacrazione calcistica, ma la realtà, a dir poco bella, che appartiene al friulanissimo Maurizio Trombetta che da ieri è ufficialmente l’allenatore dei rumeni del Cfr Cluj, vincitori della passata edizione del loro campionato e della coppa nazionale, e inseriti, dall’urna di Montecarlo, nel girone A dell’ex Coppa dei Campioni assieme alla

Trombetta, dalle nostre parti, è famoso soprattutto per essere stato, come accennato, il vice allenatore dell’Udinese (oltre che di Napoli, Perugia, Bologna e Ancona) ai tempi di Francesco Guidolin e Giovanni Galeone, ma a livello dilettantistico anche per aver preso in mano, nella passata stagione, un Sevegliano fanalino di coda dell’Eccellenza e averlo condotto per mano fino al quarto posto con tanto di vittoria, ai rigori, della coppa Italia contro la Manzanese. Quella in maglia gialloblù, per Trombetta, è stata la prima, positiva, avventura come tecnico “in prima”, ma per uno come lui, abituato ad avere a che fare con il mondo del pallone professionistico, una chiamata da categoria più blasonate non poteva certo mancare. Quest’estate, quindi, il tecnico friulano ha preso armi e bagagli e si è trasferito nella terra di Dracula, in Transilvania, chiamato come vice allenatore, e preparatore atletico, dei freschi campioni di Romania del Cluj che nel maggio del 2007 si erano affidati al quarantaseienne, ed ex difensore di quella nazionale che divenne grande con Hagi e Popescu, Ioan Andone che nel giro di un anno aveva condotto la squadra allo storico traguardo rappresentato dalla vittoria della coppa di Romania e del primo scudetto del Cluj. Quest’anno, però, qualcosa si è rotto nei meccanismi di una squadra talentuosa, zeppa di portoghesi, spagnoli e sudamericani, ma che non girava più a dovere, tanto che i campioni in carica occupano appena all’undicesimo posto in classifica e sono senza vittorie da quattro giornate. La società transilvana, quindi, ha deciso di silurare in tronco l’allenatore e nonostante la stampa locale parlasse dell’ex tecnico ucraino del Dniepr Oleg Protasov, come erede designato, di affidarsi proprio a Maurizio Trombetta che raccoglie così i frutti di un lavoro più che decennale prendendo in mano una compagine inserita davvero nell’Europa del calcio più nobile. Il tecnico friulano, dopo la pausa riservata agli impegni delle nazionali, esordirà ufficialmente sulla panchina del Cluj sabato 13 settembre, alle 18, sul rettangolo del Gloria Bistrita che occupa la stessa posizione dei suoi ragazzi con appena 7 punti in 5 gare. Tre giorni dopo è previsto, invece, il battesimo del fuoco in Champions con la trasferta, neanche a farlo apposta, in Italia, allo stadio Olimpico, contro la Roma. E allora auguri mister Trombetta, perché finalmente, dopo un po’ di anni, torna nella massima competizione continentale almeno un pizzico di Friuli.
GAZZETTA DELLO SPORT - 2 settembre 2008
http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/Primo_Piano/2008/09/01/trombetta.shtml
L'italiano Trombettanuovo mister del Cluj
Il 46enne friulano, che in carriera è stato vice di Giovanni Galeone e Francesco Guidolin, scelto per guidare i campioni di Romania, avversari della Roma in Champions League
Maurizio Trombetta, nuovo tecnico del Cluj.
BUCAREST (Romania), 1 settembre 2008 - Il Cluj, club campione di Romania inserito nello stesso girone di Champions League della Roma, da oggi parla anche italiano, visto che ha scelto come nuovo allenatore Maurizio Trombetta.
VICE - Il neo tecnico, nato a Udine il 29 settembre 1962, era già nello staff del club romeno come vice di Ioan Andone, l'allenatore che lo scorso anno aveva regalato al club per la prima volta campionato e Coppa di Romania e il conseguente accesso alla fase a gironi di Champions. Andone ha pagato una partenza a handicap (appena due vittorie in undici partite), che ha portato il club fondato nel 1907 a optare per il cambio di timoniere e a puntare su Trombetta.
CARRIERA - Per l'allenatore friulano sarà la prima esperienza da "titolare" dopo una lunga carriera da secondo, cominciata nel 1994 dalla squadra della sua città, l'Udinese. A fargli da maestro Giovanni Galeone, di cui è stato il braccio destro fino al '98, seguendolo a Napoli e Perugia. Poi il ritorno all'Udinese come secondo di Francesco Guidolin: il "matrimonio" tra i due è durato fino al 2004, quando il mister vicentino venne esonerato dal Bologna e Trombetta tornò dal suo mentore Galeone ad Ancona. Ancora una parentesi col maestro all'Udinese nel 2006-07, poi da qualche mese la decisione di emigrare in Romania. Ora la vetrina della Champions League e l'obiettivo di riportare il Cluj nei quartieri alti della classifica del campionato romeno.
gasport
L'italiano Trombettanuovo mister del Cluj
Il 46enne friulano, che in carriera è stato vice di Giovanni Galeone e Francesco Guidolin, scelto per guidare i campioni di Romania, avversari della Roma in Champions League
Maurizio Trombetta, nuovo tecnico del Cluj.
BUCAREST (Romania), 1 settembre 2008 - Il Cluj, club campione di Romania inserito nello stesso girone di Champions League della Roma, da oggi parla anche italiano, visto che ha scelto come nuovo allenatore Maurizio Trombetta.
VICE - Il neo tecnico, nato a Udine il 29 settembre 1962, era già nello staff del club romeno come vice di Ioan Andone, l'allenatore che lo scorso anno aveva regalato al club per la prima volta campionato e Coppa di Romania e il conseguente accesso alla fase a gironi di Champions. Andone ha pagato una partenza a handicap (appena due vittorie in undici partite), che ha portato il club fondato nel 1907 a optare per il cambio di timoniere e a puntare su Trombetta.
CARRIERA - Per l'allenatore friulano sarà la prima esperienza da "titolare" dopo una lunga carriera da secondo, cominciata nel 1994 dalla squadra della sua città, l'Udinese. A fargli da maestro Giovanni Galeone, di cui è stato il braccio destro fino al '98, seguendolo a Napoli e Perugia. Poi il ritorno all'Udinese come secondo di Francesco Guidolin: il "matrimonio" tra i due è durato fino al 2004, quando il mister vicentino venne esonerato dal Bologna e Trombetta tornò dal suo mentore Galeone ad Ancona. Ancora una parentesi col maestro all'Udinese nel 2006-07, poi da qualche mese la decisione di emigrare in Romania. Ora la vetrina della Champions League e l'obiettivo di riportare il Cluj nei quartieri alti della classifica del campionato romeno.
gasport
CORRIERE DELLO SPORT - 2 settembre 2008
PRIMI AVVERSARI DEI GIALLOROSSI IM CHAMPIONS

Il nuovo Cluj parla l’italiano di Trombetta di Pietro Guadagno Dal campionato di Eccellenza alla Champions League. Maurizio Trombetta è il nuovo allenatore del Cfr Cluj, prende il posto di Ioan Andone, di cui era il vice dall'inizio di questa stagione. Campione di Romania lo scorso maggio, per la prima volta nella sua storia, il Cluj si è qualificato direttamente per la prima fase della Champions e il sorteggio di giovedì scorso l'ha catapultato direttamente nel girone della Roma, che affronterà già il prossimo 16 settembre. Partito con l'obiettivo di fare il bis in campionato, il Cluj ha messo insieme soltanto 8 punti nelle prime 6 giornate. Lo 0-0 interno con il Poli Iasi ha chiuso l'era Andone e dato il via a quella di Trombetta. In questi giorni erano circolati i nomi dello spagnolo Irureta, del mostro sacro del calcio rumeno Hagi, del russo Protasov (invocato dalla piazza) e pure di Guidolin, di cui proprio Trombetta era stato vice sulle panchine di Udinese e Bologna, ma il Cluj ha preferito una scelta di continuità. «Trombetta ha il vantaggio di conoscere i giocatori e gli avversari - ha spiegato Arpad Paszkany, il proprietario del club -. In più è una grande professionista e ha un grande desiderio di emergere. Abbiamo iniziato male, ma l'obiettivo resta quello di rivincere il campionato».Ieri, Trombetta è stato presentato davanti alla stampa, secondo cui avrebbe firmato un nuovo contratto biennale. In realtà, la durata non è stata ufficializzata. « E' una grande responsabilità per me, ma sono orgoglio che la società mi abbia dato questa opportunità - sono state le prime parole del tecnico italiano -. Mi sento orgoglioso come uomo e fiducioso di riuscire a rispettare quelle che sono le aspettative del club». Trombetta potrà sfruttare la pausa per le nazionali: il suo esordio da capo allenatore avverrà il 13 settembre contro il Gloria Bistrita, tre giorni dopo, come anticipato, ci sarà il debutto in Champions contro la Roma. In questo momento la nostra priorità è il campionato, l'Europa viene dopo.« C'è la sosta, ma i giorni a disposizione non sono molti. Ho il vantaggio di conoscere i giocatori e so che il loro valore non è quello che si è visto in queste prima giornate di campionato. Dal punto di vista fisico, non riusciremo a fare molto, ma lavoreremo sul piano tattico e cercherò di trasmettere ai giocatori le mie idee. Il campionato non è perduto. I nostri rivali sono Rapid, Steaua e Dinamo: come abbiamo perso punti noi, possono farlo anche loro » .Per Trombetta, 45 anni, friulano, un passato da calciatore fra Udinese, Catanzaro, Spal e Triestina, è certamente una grande chance. Probabilmente, la più importante della sua carriera. L'anno scorso aveva guidato il Sevegliano Francesco Vidal, formazione del campionato friulano di Eccellenza. Sedutosi in panchina dopo sette giornate, con la squadra ultima in classifica, l'aveva guidata al quarto posto finale, tanto da essere premiato come miglior allenatore del 2008 fra i dilettanti friulani.In passato, invece, oltre che di Guidolin, era stato vice di Galeone, sulle panchine di Udinese, Perugia, Napoli e Ancona. L'occasione romena è nata grazie al più classico dei passaparola, tra addetti ai lavori: il Cluj cercava un vice e Trombetta faceva al caso loro. Evidentemente, in questi due mesi, con la sua professionalità, tanto da diventare la prima scelta per la panchina una volta deciso di interrompere il rapporto con Andone.
Pietro Guadagno
lunedì 1 settembre 2008
Da Cluj (Romania) Maurizio Trombetta intervistato dalla web tv pnbox!
Intervista effettuata a Maurizio Trombetta a casa sua in Romania, grazie a Skype!
Clikka qui per vedere il video
http://www2.pnbox.tv/videolink.asp?video=1626.wmv
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Direttamente da Cluj Napoca (Romania) l'intervista a Maurizio Trombetta

Per come intendiamo noi il concetto di Slowfootball, nella nostra filosofia può anche significare il tempo giusto, ossia per ogni cosa c'è il suo momento…Maurizio era il tempo giusto per affrontare un' esperienza all'estero?
Effettivamente, sì! Il tempo giusto per aprirmi a nuove esperienze e sviluppi non prevedibili sia per la vita professionale e dunque per la carriera, e anche per un interessante confronto con una realtà diversa da quella a cui ero abituato.
Dopo un mese di vita in Romania quali sono le cose che ti hanno colpito di più in questa città?
Direi la disparità che si vede ogni giorno. Convivono realtà molto differenti. Si passa dalla semplicità più assoluta al lusso. Per esempio i carretti di legno trainati dai cavalli come mezzo di trasporto per adulti e bambini che girano in centro città a fianco alle macchine lussuose.
Cluj è una bella città, è di origine medioevale e il centro testimonia la storia e la cultura che questo posto può vantare. Ha 300.000 abitanti, città universitaria, molti giovani…una città che sicuramente farà parlare di sé. E’ circondata da distese sterminate di dolci colline che farebbero pensare al posto adatto per sterminati vigneti! Dunque in grande sviluppo, cantieri di costruzioni ovunque, direi working in progress...Il quartiere dove abito è tutto nuovo. Ci sono tanti ragazzi che hanno ambizione e voglia di emergere, e direi che non a caso la squadra per cui lavoro è in Europa, in Champions League.
Cluj è una bella città, è di origine medioevale e il centro testimonia la storia e la cultura che questo posto può vantare. Ha 300.000 abitanti, città universitaria, molti giovani…una città che sicuramente farà parlare di sé. E’ circondata da distese sterminate di dolci colline che farebbero pensare al posto adatto per sterminati vigneti! Dunque in grande sviluppo, cantieri di costruzioni ovunque, direi working in progress...Il quartiere dove abito è tutto nuovo. Ci sono tanti ragazzi che hanno ambizione e voglia di emergere, e direi che non a caso la squadra per cui lavoro è in Europa, in Champions League.
Come vivono il calcio i rumeni?
Con estrema passione, come in Italia. Ho avuto modo di allenare anche a Perugia e Napoli e direi che il tifo e il legame che vedo è lo stesso che si respira nel nostro Sud.
L 'attenzione dei media è soprattutto, e purtroppo, focalizzata più su quello che accade fuori dal campo. C'è maggior interesse per la polemica e lo scandalo rispetto all'aspetto puramente tecnico. Decisamente un po' esagerato e negativo per l'intero sistema. Una specie di “Processo del Lunedì” che dura tutta la settimana! Maurizio, andiamo dunque sul campo vero e proprio... Come si svolgono gli allenamenti al Cfr?
I ragazzi del Cfr svolgono due doppi allenamenti il martedì e il giovedì. In Italia solitamente si fa solo un doppio allenamento, il mercoledì.
Il che non significa che si lavora di più. Qui i tempi sono più lunghi (ahimè ci sono anche tempi morti!) e c'è minore intensità. Si dovrebbe porre in allenamento l'intensità più simile alla partita. Vedo purtroppo che si tende a lavorare più sulla quantità piuttosto che sulla qualità delle esercitazioni. D’altra parte non è facile adattare le abitudini tecniche tattiche italiane al "sistema rumeno"... ma spero di avere l'opportunità di lavorare sempre di più, sia tecnicamente che tatticamente per apportare il mio contributo a questa squadra che ritengo di buon livello. Spero inoltre di poter avere quanto prima anche un confronto con allenatore e dirigenza per meglio affrontare la stagione. Naturalmente adesso, rispetto il mio ruolo di secondo e dunque mi inserisco quando il mister Ioan Andone me lo chiede. Come trascorri il tuo tempo libero qui?
Attualmente sto ancora di mettendi a posto casa...Mi sono da poco trasferito dall’albergo in questo appartamento nuovo. Studio il rumeno, ma anche l'inglese e ripasso lo spagnolo visto che ho moltissimi argentini, brasiliani e portoghesi in squadra. Ovviamente studio anche il calcio di questo Paese per poter intervenire nel modo più efficace possibile. Il fascino di un'esperienza all'estero è proprio anche quello di aver l'opportunità di conoscere popoli e mentalità differenti e arricchirsi soprattutto dal punto di vista umano.
Chi sono i tuoi colleghi di lavoro?
La tua valutazione sulla società?
Il Cfr (
www.cfr1907.ro) è una società solida, organizzata e per ora devo dire anche corretta. E’ molto ambiziosa e riflette il carattere del suo proprietario Arpad Paszkany, intelligente, giovane (ha meno di 40 anni) e determinatissimo imprenditore con obiettivi di alto livello anche nel calcio. L’ambiente per certi versi è quasi “dilettantistico” e credo che il merito di rendere la squadra quasi una famiglia sia del rassicurante Presidente Muresan che è sempre vicino ai giocatori e allo staff. (nella foto Arpad Pazkany a destra il Presidente Muresan assediato dai giornalisti!)Walter Zenga, il prof. Bordon in Russia, Nicolò Napoli ad allenare il Craiova (Romania) squadra che devi affrontare prossimamente, tu al Cfr…Globalizzazione anche nel calcio?Sì senza dubbio. Nella nostra squadra per esempio i rumeni sono in netta minoranza, su 30 giocatori meno di 10 sono rumeni gli altri sono brasiliani, portoghesi, argentini, canadesi, ivoriani... A volte mi capita di costruire qualche frase con parole italiane, inglesi, spagnole e rumene...mi metto a ridere, ma ti assicuro che non è semplice! Ma anche questo per me rappresenta una bella sfida!Scontata probabilmente questa domanda...cosa ti manca dell'Italia sia dal punto di vista professionale che personale?
Probabilmente sarà ovvia anche la risposta...gli affetti e il cibo italiano. Anche se al ristorante della società "La Liga" si mangia un'ottima pizza, e ho trovato due ristoranti italiani (uno di tradizione toscana ed uno nuovissimo di design "La Baracca") dove si mangia veramente bene! Dal punto di vista calcistico invece direi l'impostazione professionale italiana che qui a Cluj hanno la volontà di cercare di ottenere. Non c'è l'attenzione ai particolari che abbiamo noi in Serie A e lo spirito è ancora un po' troppo dilettantistico dovendo affrontare una Champions. L’ideale sarebbe cercare di migliorare senza però modificare l’ambiente familiare che è una cosa sicuramente positiva.
L'anno scorso, dopo 10 anni di carriera in serie A e B al seguito didue bravi allenatori come Guidolin e Galeone, avevi intrapreso la carriera come primo allenatore... hai abbandonato l'idea? torneresti ametterti in gioco in prima persona?
Assolutamente sì e ti dirò ora più di prima, se devo dire mi manca la "pressione" di decidere in prima persona, ma credo che questa esperienza all'estero comunque mi sarà utile per riprendere l’attività di primo con ancora con maggiore grinta e determinazione. Penso tra l'altro che gli allenatori italiani ora più che mai dovranno essere pronti a fare la valigia per andare ad allenare ahimè fuori dalla nostra bella Italia.
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