martedì 15 marzo 2011

Cagliari-Udinese: Tutto ruota attorno a Conti

Messaggero Veneto, 12 marzo 2011
L'angolo del Tecnico
di Maurizio Trombetta

Squadra tosta il Cagliari. Superare questo test rappresenterebbe un’ulteriore dimostrazione di grande maturità da parte dell’Udinese. I rossoblu sono una squadra bella da vedere in campo. Un gruppo unito che si muove insieme nelle due fasi di gioco, dimostrando di avere ben chiari i concetti guida secondo i quali comportarsi in funzione delle varie situazioni di gioco. Il modulo adottato da Donadoni è il 4-3-1-2, decisamente più simile, sia per caratteristiche di gioco che per interpreti, a quello dell’ex Allegri piuttosto che a quello del suo predecessore Bisoli.

FASE DI NON POSSESSO Qui in particolare si vede la compattezza della squadra sia quando cerca di recuperare palla alta, a cavallo della metacampo, sia quando accorcia con la linea dei centrocampisti sulla linea di difesa per impedire la conclusione “facile” dei giocatori avversari. I 4 + 3 si muovono molto ben coordinati, con una buona pressione sulla palla, un buon gioco di coperture reciproche, sempre pronti ad abbassarsi, per togliere spazi e tempi di giocata, in caso di palla filtrante. Linea difensiva affiatata e abituata a giocare insieme con il solo Perico al primo anno in rossoblu. Centrocampo con il trequartista Cossu sempre pronto ad abbassarsi in zona centrale per coprire sul mediano avversario, le due punte che si dispongono piuttosto larghe per infastidire l’inizio azione dei difensori laterali. Non c’è che dire, a centrocampo sarà una “lotta” spettacolare.

FASE DI POSSESSO Il capitano Conti, regista davanti alla difesa, dirige il gioco con ottime geometrie e un gran piede sia nel lancio lungo e preciso, che nelle conclusioni. Ai suoi fianchi Nainggolan in grado di non far rimpiangere lo squalificato Biondini ( forse un po’ meno corsa, ma ancora più contrasto e forse anche qualità di piede) e Lazzari, una mezzala vecchia maniera con spiccate doti offensive ed un gran bel sinistro. Trequartista il “moto perpetuo” Cossu, sempre pronto a buttarsi negli spazi laterali avanzati, da dove è in grado di fornire assist mortiferi; con palla a lui fuori dagli angoli dell’area di rigore scatta “l’allarme rosso”. La mancanza di Nenè in attacco toglie sicuramente qualcosa in fase di gioco aereo, ma il “torello” cagliaritano purosangue Ragatzu, è in grado di fornire maggior movimento ed una maggior rapidità nello sfruttare i “rimbalzi”. Terminale avanzato Aqcuafresca, capace di segnare in tutti i modi (azione personale, tiro, conclusione su sviluppo azione dei compagni), cui fanno buona compagnia in fase realizzativa, praticamente tutti i centrocampisti, in grado trovare il gol con una certa facilità nei frequenti inserimenti che effettuano a turno.