giovedì 2 luglio 2009

Mister Trombetta relatore al convegno internazionale dell'Associazione Italiana Allenatori a Tolmezzo (Ud)

L’ex tecnico del Sevegliano, protagonista nell’ultima Champion’s League, ha ricevuto offerte dall’estero, ma nulla di concreto. Intanto, attende un progetto serio. E racconta agli allenatori carnici come si fa ad avere successo.Il mister friulano attende una chiamata: il sogno è allenare in Italia


Un relatore d’eccezione per il convegno organizzato dalla sezione carnica dell’Associazione italiana allenatori di calcio. Sarà Maurizio Trombetta, ex mister del Cluj reduce dalla prestigiosa esperienza in Champions League (una vittoria sulla Roma guidata da Spalletti e un pari con il Chelsea di Scolari) a parlare di “Sviluppo del sistema di gioco, trasmissione della palla attraverso i triangoli”. L’appuntamento, promosso dall’Aiac con il patrocinio del Comune di Tolmezzo e la locale società militante in Eccellenza, è fissato per il 4 luglio, a partire dalle 9.45, presso lo stadio comunale tolmezzino di via Val di Gorto. L’incontro, aperto a tutti, è inserito all’interno del tradizionale appuntamento internazionale che prevede la presenza di allenatori provenienti da Austria, Slovenia e Croazia. Dopo l’apertura dei lavori, il programma si snoderà dalle 10 alle 13 in tre sessioni teoriche e pratiche (per informazioni, si può inviare un’e-mail all’indirizzo aiac.carnia@libero.it).In attesa di sentirlo dibattere sull’argomento, Il Friuli ha cercato di capire quale potrà essere il futuro dell’ex tecnico del Sevegliano.
- Mister, dopo la parentesi romena, per lei si sta muovendo qualcosa?
“Per il momento non c’è nulla di ufficiale. Ho avuto qualche contatto con club esteri, ma ci siamo fermati a una semplice chiacchierata”.
- Da dove sono giunte le chiamate?
“Ungheria ed Egitto, ma non si trattava di proposte concrete”.
- Si aspettava un trattamento diverso dopo quanto di buono aveva fatto vedere sul palcoscenico internazionale?
“Naturalmente mi attendevo qualcosa di più, ma prendo atto della situazione e guardo avanti con fiducia. Io, comunque, sono pronto per ripartire”.
- Quale sarebbe l’offerta tipo?
“Non ne faccio una questione di categoria, ma di progetto. In Italia mi rendo conto che è molto complicato trovare spazio, perché bisogna entrare nel ‘giro’. E io, effettivamente, in prima squadra ho allenato solo in Eccellenza, a Sevegliano. Diverso è il discorso per l’estero. In questo caso accetterei soltanto un progetto di livello. Una possibilità, insomma, come quella che mi ha dato il Cluj”
- A meno di una chiamata dell’ultimo momento, le situazioni sulle panchine professionistiche sono quasi tutte risolte.
“E’ vero. Ci vorrà un po’ di pazienza e sperò che un domani questa attesa sarà ben ripagata”.
Daniele Micheluz