domenica 23 ottobre 2011

UDINESE-NOVARA: MACCHINA ANCORA IN RODAGGIO

Messaggero Veneto, 22 ottobre 2011
L'angolo del Tecnico
di Maurizio Trombetta

Il Novara, proveniente da due promozioni consecutive dalla Prima Divisione alla Serie A, sta scontando più di quel che merita il “noviziato” nella massima serie. Probabilmente sta pagando in maniera eccessiva la naturale difficoltà di inserimento dei molti giocatori nuovi “di categoria” necessari ad innalzare il livello qualitativo della squadra, unita ad una certa inesperienza del gruppo storico proveniente dalle serie minori. Non si può pretendere in Serie A il fantastico Novara dallo strapotere di gioco collettivo dell’anno scorso. Tesser lo sa e non appena avrà trovato il giusto equilibrio nell’inserimento dei nuovi in funzione del “telaio” esistente, sarà in grado di dare fastidio a molte squadre. Difesa. Nonostante gli innesti di Paci e Dellafiore il livello qualitativo del reparto non è ancora sufficiente. Ora il tecnico si trova a dover fare i conti anche con parecchie assenze e infortuni che lo costringono ad adottare soluzioni di fortuna. Probabilmente Della fiore, difensore centrale a sinistra al posto di Gemiti, con due centrali con caratteristiche troppo “uguali” come Paci e Centurioni, a destra Morganella, giovane di prospettiva ancora un po’ acerbo per la serie A. Centrocampo. Stesso schema di un anno fa – tre centrocampisti più un trequartista –, quasi gli stessi interpreti. Porcari (o Marianini) a destra, Rigoni a sinistra, Pinardi (o Mazzarani) a fare il vertice alto del “rombo” di metàcampo. Il solo Radovanovic, più incontrista che regista, a cercare di dare sostanza e presenza fisica in mezzo, ma che deve ancora crescere per potersi imporre a questi livelli. È un reparto che nella categoria inferiore dettava legge, adesso mi sembra un po’ troppo poco fisico e non abbastanza tecnico da imporre il gioco. Attacco. È questo il reparto dove sono stati apportati i maggiori cambiamenti e che infatti non sta ancora rendendo secondo le potenzialità. Oltretutto qui si notano le maggiori difficoltà nei meccanismi e sincronismi di gioco. Le punte si muovono ancora un po’ troppo singolarmente e con iniziative personali. Manca il gioco collettivo con i bei movimenti coordinati cui ci aveva abituato il Novara di Tesser. Per il momento giocano prevalentemente Morimoto e Meggiorini entrambi veloci e pericolosi nelle conclusioni a rete. Credo che quando Jeda (finora sempre subentrato), riuscirà a meritarsi un posto da titolare, Tesser potrà trovare la quadratura del cerchio per sfruttare le doti realizzative delle altre punte, compresi Granoche e Rubino.