giovedì 27 novembre 2008

Champions League: Cluj-Roma 1-3

Intervista del Mister : Clicca qui

Gazzetta dello Sport - 27 novembre 2008
LE PAGELLE
di Stefano Boldrini

CLUJ
PERALTA 5,5 Surgelato, non riesce ad entrare in partita.
IL MIGLIORE : DUBARBIER 6,5
STANCIOIU 5 La Roma tira tre volte e lui non la becca mai. Vorrà dire qualcosa? Inutile il guizzo finale su Vucinic.
PANIN 5,5 Non cerca mai le avventure facili. Gioca con lo spirito del ragioniere: tutto calcoli e distintivo.
CADÙ 6 Non è un fenomeno, ma conosce il mestiere.
DE SOUSA GALIASSI 5 Il punto debole della difesa romena. Lento e macchinoso.
PEREIRA 6 Satanasso della fascia sinistra. Il gol del Cluj è merito suo. Sostiene molto, copre meno.
JUAN CULIO 6 Ora quaggiù lo chiamano il Che: conferma le cose belle dell' andata. In Italia lo stanno seguendo. Nervoso, cala nel s.t..
MURESAN 6,5 Fermo da dieci giorni, ma con il fisico che si ritrova se la cava. Nel mirino degli osservatori italiani.
DANI 5,5 Baptista si vede poco eEsterno di qualità e quantità, bravo chi lo ha scoperto in Argentina. Si fa male, esce. Da prendere e portare in Italia.
E. KONÉ 5,5 Entra quando il concerto è finito e i suonatori se ne vanno.
TRICA 5 Il gol che sbaglia andrebbe punito con dieci minuti da trascorrere in mutande al freddo di Cluj (Deach sv).
Y. KONÉ 6,5 Divora due gol, al terzo tentativo non sbaglia. Tecnica limitata, ma il fisico crea problemi alla Roma.
ALL. TROMBETTA 6 Prepara bene la gara. Scelte giuste. Non è colpa sua se gli attaccanti si mangiano i gol e il portiere non para.


MEXES FARO DELLA DIFESA,
DE ROSSI NON TRADISCE MAI
L' ALLENATORE Spalletti Con il Cluj ha completato il viaggio, prima di dolore, poi di rinascita. La scelta di cambiare il modulo è probabilmente la svolta della stagione. Bravo, ha pescato la formula migliore per risalire in campionato e andare avanti anche in Champions.
Doni, Cassetti, Mexes, Juan, Tonetto, Taddei
Il primo tempo è un inno alla sofferenza, soprattutto nelle chiusure. Nella ripresa riesce a trovare tempi e posizione. Deve solo abituarsi al nuovo ruolo. Nei primi minuti il Cluj gli arriva da tutte le parti. Ma lui tiene botta, fa una paratona, ne azzecca un' altra, incolpevole nel gol. Ogni tanto si appisola sulla riga di porta. Il guardiano del faro della difesa. Un recupero da manuale su Dubarbier, la presenza costante in un primo tempo da ballo. La Nazionale l' ha tranquillizzato. Voto al merito. Soffre la prestanza fisica di Koné e il terreno ghiacciato. Surgelato nel primo tempo dove sbaglia parecchio. Nella ripresa ritorna a buoni livelli. Dubarbier gli fa ballare la mazurka. Taddei non lo assiste, ma lui ci mette del suo. In attacco però avvia l' azione del primo gol. Ripresa decisamente più tranquilla per lui. Maniche corte e niente calzamaglia, abituato alla bora della sua Trieste per lui il gelo di Cluj è una passeggiata. Non è però serata di grazia, sbaglia troppo.
De Rossi Perrotta Baptista Totti Vucinic
La punizione è un gioiello. Ma non finisce qui: inventa assist, dà il via all' azione del terzo gol. Gioca di fino in un terreno dove è più facile pattinare. Il primo gol di Brighi ha il suo timbro. Solo lui poteva lanciarsi su quel pallone, trovarlo e crossarlo al centro. Un' incursione alla Perrotta, ha il copyright. (Pizarro sv)Nel primo tempo cerca di prendere a sportellate la difesa del Cluj, ma sbatte solo la testa. Nel secondo tempo anche lui migliora. Con Totti si diverte. Non tradisce mai, ha una costanza di rendimento impressionante. Fa la diga e nei momenti più caotici dà ordine e sicurezza. Nella ripresa cerca anche di andare all' assalto. Sfiora due volte il gol in dieci minuti. In quello spicchio di tempo fa capire che anche lui sta attraversando un momento da sballo. Una risorsa per la Roma. reti europee per capitan Totti (1 centro stagionale); 70 le gare in Coppa per il capitano giallorosso . Surgelato nel primo tempo dove sbaglia parecchio. Nella ripresa ritorna a buoni livelli. Dubarbier gli fa ballare la mazurka. Taddei non lo assiste, ma lui ci mette del suo. In attacco però avvia l' azione del primo gol. Ripresa decisamente più tranquilla per lui. Maniche corte e niente calzamaglia, abituato alla bora della sua Trieste per lui il gelo di Cluj è una passeggiata. Non è però serata di grazia, sbaglia troppo.
Boldrini Stefano

(27 novembre 2008) Gazzetta dello Sport
ROMA CI SIAMO

TRAVOLGE IL CLUJ L' EROE E' BRIGHI ANCORA LUI: 2 GOL ORA LA QUALIFICAZIONE È VICINISSIMA NON BISOGNA SBAGLIARE GARA COL BORDEAUX TOTTI CONFERMA IL SUO RECUPERO: A SEGNO
DAL NOSTRO INVIATO LUIGI GARLANDO CLUJ (Romania)
Due gol di Brighi, uno di Totti, cioè la sintesi di questa prima parte di stagione. L' uomo che ha trascinato la rimonta con la sua anima forte e umile e il capitano che ha segnalato la guarigione della squadra, con lampi di bellezza. Dopo il cucchiaio di Lecce, ha ritrovato anche la punizione-gol. Tre gol al Cluj per vendicare lo sgarbo di Roma, che aveva fatto temere l' addio anticipato al sogno di giocarsi la finale in casa. Ora invece la Roma è sicura di passare agli ottavi come prima se batterà il Bordeaux. Ma è anche vero che il pareggio dei francesi vieta ai giallorossi l' opzione della sconfitta, mentre se il Chelsea avesse vinto ieri, alla Roma sarebbe bastata anche una sconfitta 2-0, per qualificarsi. Dettagli L' importante è che la Roma sia padrona del suo destino e abbia ritrovato le cose che cercava: vittorie, morale, Totti. Ora sarà più facile rincorrere anche in campionato. Roma gelata Con Vucinic (raffreddato) e Pizarro (ginocchio) in panca, Spalletti conferma Taddei in mediana e restituisce Perrotta (vertice del rombo) al prediletto ruolo di trequartista. Fa un freddo becco, sotto zero, sei giallorossi in calzamaglia. La prima impressione è questa: Roma congelata. In 8' il caldissimo Cluj raccoglie 4 angoli e 3 tiri. Doni deve sbrinarsi in volo per intercettare il diagonale di Koné (6' ). Bloccato al centro con i tosti Dani-Muresan, il centrocampo rumeno si sprigiona in fascia con le accelerazioni di Culio e Dubarbier. Attivissimo soprattutto l' argentino che anima la prima parte del match e s' infila spesso a sinistra, anche perché Taddei deve ancora rifinire la sua nuova vita in mediana e non sempre è tempestivo nell' assistenza al sofferente Cassetti. Brividi, insomma, e non solo di gelo. Ci vuole l' uomo della sofferenza, l' antibiotico più efficace nella recente malattia giallorossa: Matteo Brighi. E' lui (senza calzamaglia!) che si allunga fino alla linea di porta per spingere in rete un bel cross di Perrotta, penetrato profondo a destra. La magica punizione all' incrocio di Totti (23' ), che ritrova il gol in Champions dopo 14 mesi, accende un sole caraibico nel cuore della Roma. La chiave Questo devono fare i giallorossi: contenere senza abbassarsi troppo, vigilando bene le fasce, e ripartire spesso, perché la difesa di Trombetta mostra evidenti segni di fragilità e si intimidisce quando la qualità altrui si sviluppa. Lo rifarà nella ripresa per blindare il risultato, ancora con l' ottimo Brighi. Cluj avvilito Ma subito dopo il 2-0, la Roma si gode troppo il nuovo sole caraibico e permette all' orgoglioso Cluj di rientrare in partita. La banda Trombetta fa poche cose, ma bene: corre in fascia, cerca le due punte che s' incrociano veloci. La Roma permette troppo. L' incursione di Pereira che affonda indisturbato a sinistra (ancora...) e crea il gol di Koné (30' ) segnala un debito di tensione. Lo stesso Koné potrebbe pareggiare. La difesa sbanda, meno male che è solidissimo Mexes. Un nuovo spavento a inizio ripresa (ancora Koné) consiglia alla Roma di alzarsi. Cresce Baptista, Totti detta con bella ispirazione e innesca il 3-1. Perso Dubarbier, l' orgoglio del buon Cluj si spegne. Vucinic potrebbe dilagare. Basta così. Ora il gelo chi lo sente più?
Garlando Luigi

Corriere dello sport
26 novembre 2008
ROMA- Sorride la Roma, che espugna Cluj e torna prima nel girone. Può festeggiare anche l'Inter, che nonostante l'incredibile ko interno, trova l'aritmetica qualificazione agli ottavi di finale. Alla fine è stata una serata di Champions comunque positiva per le italiane, anche se per Mourinho sarà una serata non facile da dimenticare per la prova offerta dalla sua squadra.CLUJ-ROMA 1-3 cronaca, tabellino e statistiche Missione compiuta per la Roma che batte 3-1 il Cluj in Romania, vendicando la sconfitta dell'Olimpico all'andata e trovando il momentaneo primo posto nel girone in virtù del pareggio tra Bordeaux e Chelsea. Ottima prova da parte dei giallorossi che hanno sofferto l'aggressività dei romeni, ma hanno fatto valere il maggior tasso tecnico. Serata da ricordare per Matteo Brighi che firma una doppietta, e per capitan Totti che torna al gol in Champions League. Di Kone il gol del Cluj che resta ultimo a 4 punti. Nove i punti per la Roma che ha ormai la qualificazione in tasca. Decisiva la sfida dell'Olimpico col Bordeaux tra due settimane.BRIGHI E TOTTI IN GOL - Partenza sprint da parte del Cluj che nei primi cinque minuti di gara mette seriamente in difficoltà la Roma. I giallorossi, con Totti in attacco supportato da Baptista e Perrotta, sembrano sorpresi dall'aggressività dei romeni e Doni è chiamato al primo intervento su una conclusione di Kone. Prese le misure agli avversari la Roma comincia a macinare gioco e, al primo affondo, trova il gol del vantaggio con Brighi che all'11' appoggia in rete dopo una bella iniziativa di Perrotta. Il Cluj accusa il colpo, mentre i giallorossi controllano la partita senza grossi affanni. Appena accelerano, però, i padroni di casa riescono a farsi pericolosi e vanno vicinissimi al pari con Trica. La Roma non si scompone, e al 23' trova il raddoppio su punizione con Totti.


KONE ACCORCIA LE DISTANZE - Ancora una volta il Cluj reagisce e la Roma va in difficoltà sulle incursioni di Culio e Kone. Proprio l'ivoriano alla mezz'ora accorcia le distanze alla mezz'ora dopo una corta respinta di Doni su tiro di Pereira. Il Cluj parte bene anche in avvio di ripresa sfiorando il pareggio con Kone. La Roma soffre la velocità della manovra dei romeni, e fatica a creare gioco. Ci prova Totti, ma gli spazi a disposizione non sono molti e la serata di Baptista non sembra propriamente 'bestiale'. Giocando palla a terra, comunque, la Roma riesce a uscire dalla propria area costringendo il Cluj a retrocedere e al 64' arriva anche il terzo gol: assist di Taddei e Brighi realizza la sua prima doppietta in Champions. Poco dopo un'invenzione di Totti libera Baptista che viene fermato irregolarmente in area. Il quasi omonimo del brasiliano, l'arbitro portoghese Batista, lascia proseguire. Il Cluj prova a reagire, ma riesce a farsi vedere solo su punizione con Muresan. Nel finale spazio a Vucinic che entra per Totti e sfiora il 4-1, e poi per Pizarro. Un riscaldamento in visto della Fiorentina, dato che la pratica Cluj è ormai archiviata nel migliore dei modi.




martedì 25 novembre 2008

Cluj-Roma: la conferenza stampa del mister



Vigilia di Cluj-Roma
Gazzetta dello sport - 25 novembre 2008

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Gazzetta dello Sport - 25 novembre 2008
di STEFANO BOLDRINI
CLUJ (Romania) Provarci, in tutti i sensi. Provare questa mattina se Culio e Muresan, i dubbi del Cluj, sono recuperabili: test in albergo. Provare a ribattere la Roma, perché, come dice l’allenatore italiano Maurizio Trombetta “i miei ragazzi possono ripetere il miracolo dell’andata”. Provarci perché, come racconta Triça “se ci qualifichiamo agli ottavi di Champions, entriamo nella storia”.QUANTE STORIE Il Cluj è questo: un mix di speranza, determinazione, orgoglio. E’ anche un incrocio di destini: dall’argentino Culio – ieri si è mosso bene, dovrebbe farcela –, che cinque anni faceva il muratore, all’altro argentino Dubarbier, che ha passaporto francese, spera di poter entrare un giorno nel giro della nazionale di Domenech e intanto vanta come maestro una vecchia conoscenza, l’ex laziale Pedro Troglio. “Mi ha insegnato molto”. C’è anche, nello staff di Trombetta, un ex giallorosso, il portiere Alessandro Zaninelli, di passaggio nella Roma di Liedholm e Falcao. Zaninelli giocò in serie C con Alberto De Rossi, papà di Daniele (“gli ho chiesto la maglia per mio figlio”) e ai tempi in cui lavorava nel Montichiari, incontrò un ragazzo che avrebbe fatto strada: Marco Cassetti. Un’altra bella storia ha il nome dell’’AS Roma di Botosani, una località ai confini con la Moldova. Il club, fondato nel 1975 in omaggio ad un antico villaggio di quelle parti che si chiama Roma, è in testa al campionato di quarta divisione. Il presidente Gica Tapultoc e il capitano della squadra, Bogdan Chimir, stasera saranno allo stadio Radulescu per tifare Roma. Viva il calcio.
TROMBETTA “Julio dovrebbe farcela. Se recupero Muresan esce Peralta”. Trombetta parla chiaro: “Io in discussione? E’ così dal primo giorno, ci sono abituato. Io vado avanti nel mio lavoro, ho la coscienza a posto. Il fatto che ora la Roma stia meglio e noi in affanno rientra nella logica delle cose: la Roma è la Roma e noi siamo il Cluj. Totti è la preoccupazione principale, ma nella squadra di Spalletti ci sono sette-otto calciatori che possono inventare il numero vincente. Spalletti è stato bravo a cambiare modulo. La Roma è meno spettacolare di prima, ma più concreta. In difesa rischia meno. Ma noi ce la giocheremo: abbiamo il diritto e il dovere di provarci”.

Tecnici da esportazione

L'Unità - 25 novembre 2008
di Malcom Pagani

Tecnici da esportazione che in altri continenti hanno trovato fama e notorietà, ma non soldi.
Esclusi dai viziosi giri dei procuratori, gli allenatori meno pubblicizzati sono emigrati all’estero: Albania, Indonesia, Iran, Mali. Dovunque ci sia lavoro, i neo disoccupati si lanciano, osservando mondi unici.


Trombetta, Mattè e gli altri
Quei mister «globetrotter»
Esclusi dai viziosi giri dei procuratori, gli allenatori meno pubblicizzati sono emigrati all’estero: Albania, Indonesia, Iran, Mali. Dovunque ci sia lavoro, ineo disoccupati si lanciano, osservando mondi unici.
Il telefono nell’angolo, silenzioso. Il ricordo dell’ultimo successo che ingiallisce dietro la cornice. Viaggiano perchè a volte è l’unica soluzione. Dimenticati dai procuratori o semplicemente disoccupati, gli allenatori italiani di retroguardia hanno studiato. Albania,Costa D’Avorio, Indonesia, Iran, Mali. La carta geografica degli ingaggi possibili, è un mappamondo da girare a caso. Solo camminando tutta la notte verso il giorno,si incontra la luce. Con un cognome da film di Totò e una carriera da eterno gregario, Maurizio Trombetta da Udine si è scoperto diverso a 46 anni. Ha inseguito ledistanze, ritrovandosi in Transilvania. Lontano da omologhi come Capello, Trapattoni o Zola. Da Cluj-Napoca, 300.000 abitanti,lampi di medievale bellezza, domanisfiderà la Roma in Champions.All’andata, con la sua banda di argentini, brasiliani e portoghesi, «parlo inglese, spagnolo, e soprattutto italiano» gelò l’Olimpico. Tra poche ore sarà più dura. «Ma qualchesperanza la covo,potremmo ancora stupire». Dopo il trionfo, lo festeggiarono coniando neologismi.«Magul Trombetta», un tipo a proprio agio con le magìe. «Ma il pallone inganna - ride - domani potrei diventare “stupidul” in unsoffio».Dopo un decennio nascosto all’ombradi Guidolin e Galeone «i due estremi: l’organizzazione maniacale di Francesco e la geniale pazzia di Giovanni» e una fugace esperienza nel dilettantismo con il Sevegliano, ilparadiso ha smesso di farsi attendere. «Volevo ballare da solo. Mi hanno chiamato, ho riflettuto e poi ho detto di sì. Se non sei sul carro che conta, guadagnare uno spazio è difficile». Con sè ha trascinato nell’avventura un’indimenticabile figurina degli‘80, Alessandro Zaninelli. Il portiere del Catanzaro, l’ex sindacalista con la barba che a Montichiari, finoall’altro ieri, annaspava tra gli allievi. «Per la prima volta ho assaporato il lusso di poter creare un mio staff». Lui, “Zana”, si è sentito come in un libro di Kerouac. «Andiamo. Sì, madove? Non lo so ma dobbiamo andare » e lo ha raggiunto in 48ore. L’esperienza ad Est, li ha arricchiti. «Qui mi sono sentito emigrante e ho capito una volta di più quanto sia scioccogiudicare con le lenti del preconcetto. Riconosco nei rumeni alcune peculiaritàdei friulani. Lavorano fin da giovani, come facevamo noi. Gente in gamba, seria, leale». Argomenti che ritornano nei racconti salgariani di Romano Mattè, 69 anni e trasvolateoceaniche come bicchieri d’acqua. Tre anni in Indonesia a cavallo dei ‘90 e poi il Mali in Africa, nel nuovomillennio. Oltre le dolcezze dell’Harry’s Bar,Mattè ha visto altro. «Mi imbarcai permettere la giusta distanza tra me e il dolore provocato dalla morte di mia moglie. In 6.000 chilometri,le amarezze si diluiscono. Dei soldi non mi importava niente. Dimenticavo di ritirare lo stipendio ma ero adorato, perchè mi ponevo con rispetto e studiavo le usanze locali.Ho sempre creduto che i miei giocatori fossero il risultato di secoli di storia, cultura e tradizione. Volevo cogliere l’anima delle persone». Operazioneriuscita. «Quando rimisi Ho sempre creduto che i miei giocatori fossero il risultato di secoli di storia, cultura e tradizione. Volevo coglierel’anima delle persone». Operazione riuscita. «Quando rimisi piede in Italia, ero di nuovo pronto a vivere e amare. Portai professionalità e concretezza. Un’organizzazione del lavoro che a molti fornì poi l’occasionedi procedere per contoproprio». Mattè rifiuta di considerare il calcio solo un gioco. «È il distillato della società, un’evoluzione continua, la proiezionedi comesiamo e di cosa diventeremo ».Dell’immensità africana, gli è rimasto addosso un particolare. «Sa qual’è l’ingiuria più scandalosa? Ignorare le intelligenze presenti inquell’area. Ragazzi che comprendono in 15 giorni, quello che un italiano impara in tre mesi». Fuori dal giro giusto era anche l’attuale osservatoredel Bologna Giovanni Mei. Per insegnare, si spostò a Teheran. Tecnico del Saipa tra il 2003 e il 2005.«Per decidere, mi diedero due ore. Respirai e mi ritrovai in Iran. Tensionie pericoli reali ma anche la felicità di poter essere davvero utile e il piacere dell’altrui riconoscenza.Ero stancodi accettare compromessi in serie C, tra presidenti cialtroni e squadre modeste». Questione di carattere. «Ingoiare le angherie, mi nauseava». Persepolis, allora. «Percapire l’indole degli abitanti, non sarebbe bastata un’esistenza. C’era una sorpresa al minuto».Ora che la normalità somiglia a una prigione,evadere è una tentazione. Un’improvvisa attesa, la propensione a spiccare il volo.

IL SOGNO DI MAURIZIO
«Rispetto alla gara d’andata,per battere la Roma ci vorrebbeun miracolo. Io ci credo, la miamultinazionale è in grado dicompiere l’impresa, Certamentenon partiamo sconfitti».

I piccoli miracoli del Cluj...

Gazzetta dello Sport - 24 novembre 2008
DAL NOSTRO INVIATO STEFANO BOLDRINI
CLUJ (Romania) Gli scheletri delle tribune sopravvivono tra macerie di mattoni e seggiolini divelti, accatastati come vecchi rifiuti. Dietro una curva immaginaria, un container, una roulotte e la terra perforata dalle scavatrici: stanno costruendo l'ennesimo centro commerciale. Dall'altra parte, il profilo di un laghetto ghiacciato. Un cane randagio abbaia, le strade sono una poltiglia di fango. L'unica macchia di verde è il campo, dove Maurizio Trombetta alle 11.30 ha fatto partire l'allenamento del Cluj. "Sono sceso a dare un'occhiata alle nove. Dopo la neve della notte temevo problemi. Invece, tutto ok". Sono i piccoli miracoli del Cluj. Gioca in Champions e si allena in un impianto che sembra sopravvissuto ad un bombardamento. Fa un freddo boia, zero gradi, ma all'alba si viaggiava a meno tre. I giocatori sono intabarrati nelle tute. Gli ivoriani soffrono, ma nascondono le loro pene. In campo si corre. Il Cluj è in salute. "Siamo una delle squadre più resistenti del calcio romeno", dice Trombetta, che ha trascinato quaggiù un'équipe italiana di specialisti dello sport per valutare la forma dei giocatori: test di Bosco, prove di corsa, misurazione della massa grassa. Trombetta ha cambiato anche la dieta: "Si mangia pasta prima e dopo le gare. Abbiamo selezionato i dolci. Prima era un disastro".
Trombetta fa Totti Torello, partita, poi il gruppo viene diviso. Attaccanti e centrocampisti lavorano con il "vice" Zaninelli, ex portiere di Catanzaro, Avellino e un passaggio nella Roma. Trombetta cura la difesa. Urla: "La Roma oggi (ieri, ndr) gioca a Lecce, dove fa caldo. Il freddo è un nostro alleato". Poi mima Totti: "Va incontro al pallone e rovescia il gioco con un tocco. Dovete impedirglielo". Totti è il suo incubo: "Anche al dieci per cento è decisivo. Ma ora mi sembra quasi al top". Nel pomeriggio, vedrà Lecce-Roma e i timori aumenteranno: "La Roma è in ripresa. Brutta storia".
Culio L'argentino sta meglio. "Il flessore non mi dà fastidio. Le cure funzionano. Domani (oggi, ndr) faccio l'ecografia. Se sarà negativa, gioco". Culio parla all'ingresso dello stadio, fresco di restauro. C'è la bacheca con i trofei e il modello di una locomotiva, simbolo del Cluj. Alle pareti, le foto della vittoria a Roma e il tabellone dell'Olimpico, con nomi e minuti dei gol: 17' Panucci 27' e 49' Culio. "La serata più importante della mia carriera", sospira l'argentino. Per la Roma, una delle peggiori della sua storia.

venerdì 21 novembre 2008

Panduri - Cfr Cluj 2-1




Gol di Trica


Palo di Konè

domenica 16 novembre 2008

Cfr Cluj - Fc Arges 2-0 : I gol griffati Konè



Niente male Ce-Fe-Rè! Arges battuto con due gol!

Cfr Cluj - Fc Arges 2-0

Gran bella partita del Cluj che domina e fa spettacolo. Due Konè in gol: al 27' del primo tempo Youssuf al 46' (2t) Emmanuel Konè. Ventisei i punti , terzo posto in classifica. Avanti così.

giovedì 13 novembre 2008

Coppa di Romania: il Cfr Cluj elimina lo Sportul Studentesc e accede ai quarti

Sportul Studentesc - Cfr Cluj 1 - 0

Partita controllata dai ragazzi del Cfr che grazie ad un tiro da fuori area di Panin (al 78') sono riusciti a passare il turno. Da segnalare anche in questa partita altri 2 pali...
(Nella foto Panin).
Le altre squadre qualificate sono: Dinamo Bucureşti, Rapid Bucureşti, FC Timişoara, Unirea Urziceni, FC Vaslui, Pandurii Târgu Jiu, Gloria Bistriţa


Sportul Studenţesc: Niculescu - Irimia, Lung, Ghinga, Patriche - Nicola, Postolache, Varga(C), Lungu, Ferfelea - Curelea. Antrenor: Adrian Falub
CFR Cluj: Nuno Claro - Toma, Cadu(C), Alcantara, Panin - Mureşan, Peralta - Dubarbier, Sanchez Prette, Culio (Y.Konè 2t)- Oberman (Trica 2t). Antrenor: Maurizio Trombetta


domenica 9 novembre 2008

Fc Brasov - Cfr Cluj 1-1

Il Cluj torna dalla faticosa trasferta con un pareggio. Sotto di un gol a pochi minuti dall'inizio del match i ragazzi di Trombetta sono riusciti a pareggiare con un bel gol di testa di Dani.
Due i gol annullati agli amaranto di mister Trombetta e da segnalare anche due pali (Kone e Obermann) e altre grandi occasioni....che ahimè sono rimaste solo occasioni.