sabato 15 ottobre 2011

ATALANTA - UDINESE: E' UNA DEA ESSENZIALE E SOLIDA

Grandi complimenti e  considerazione per quest’Atalanta, squadra con pochi fronzoli, essenziale, tatticamente definita ed abbastanza “semplice” da inquadrare, ma di grandissima sostanza e capace di imporsi in campo sfruttando appieno le caratteristiche dei suoi giocatori. Giocatori di serie A funzionali al gioco di Colantuono, inseriti su una base forte del gruppo che aveva vinto la serie B. La qualità degli argentini Schelotto e Moralez più il ritorno di Cigarini, il grande apporto tecnico ma anche agonistico dei vari Denis, Brighi, Masiello, Luchini
DISPOSIZIONE IN CAMPO: Lo schema di base è il  4-4-1-1 con la linea a quattro composta in pratica da tre difensori centrali come Masiello, Luchini (o Capelli) e Manfredini, piu un terzino  di spinta a sinistra, Peluso o capitan Bellini. In fase di non possesso non sono molto aggressivi nella propria metàcampo, peferendo abbassare molto la linea dei quattro centrocampisti per restringere gli spazi e chiudere le possibilità di gioco in verticale degli avversari. Recuperano così palla molto spesso fuori dalla propria area di rigore e tendono a sviluppare la manovra con una fitta rete di passaggi semplici, ma funzionali, con entrambi i mediani a disposizione per lo scambio nei piedi per far uscire la linea dei difensori. Fantastico il lavoro della linea di centrocampo nelle due fasi di gioco. Brighi e Cigarini centralmente ottimi in fase di protezione della difesa semplici e lineari in fase di impostazione. Schelotto e Padoin costantemente sotto la linea della palla in fase di non possesso, sempre immediatamente pronti a ripartire per garantire lo sviluppo dell’azione con almeno quattro giocatori.
ACCORGIMENTI TATTICI: A destra viene praticamente lasciata tutta la fascia a disposizione di Schelotto, “cavallone” che ha bisogno di grandi spazi per esprimere il suo grande potenziale di corsa, con un difensore puro in copertura. A sinistra Padoin e Peluso attaccano in coppia con frequenti sovrapposizioni e ricerca dello scambio anche centrale dell’esterno di origine friulana. Sviluppo della manovra secondo due direttive principali. Palla alta dei difensori per Denis con tre giocatori oltre per la “spizzata” e Brighi e Cigarini al “rimbalzo” per il recupero. Palla a terra per Moralez in mezzo alle linee (una specie di Pizzarro che fa il trequartista) rapido nel controllo e nel tiro, oppure in sua alternativa con Gabbiadini, giovane interessantissimo, gran movimento che spesso vuole palla sulla corsa anche in profondità.