venerdì 4 novembre 2011

ATLETICO MADRID-UDINESE: TURAN-SUAREZ ATTENTI A QUEI DUE

Un pareggio, una pesante sconfitta e una netta vittoria nei tre turni di Liga che sono stati giocati in dieci giorni dall’Aletico tra le due partite contro l’Udinese. I biancorossi dimostrano di essere evidentemente una squadra ancora alla ricerca di una propria forte identità. Nella partita persa con l’Atletic Bilbao sono stati capaci di prendere tre gol in dieci minuti. Un po’ come successo qui ad Udine dove, dopo aver condotto il gioco per buona parte della partita, hanno preso due reti negli ultimi sei minuti di gioco. Ottima squadra con elementi di valore assoluto e con una impostazione forte e definita nelle due fasi di gioco, l’Atletico Madrid evidenzia ancora una certa mancanza di equilibrio nella capacità di reagire alle situazioni critiche della partita. Difetto che si nota di meno nelle gare interne dove riescono solitamente a imporsi agli avversari con una costante e crescente pressione di squadra e di pubblico. Aspetto fisico-atletico. È squadra tosta che cerca di imporre la sua fisicità a maggior ragione quando gioca in casa. Tra l’altro in Europa il contatto fisico viene valutato diversamente rispetto ai campionati nazionali e di questo l’Udinese dovrà tenerne conto. Soprattutto i centrocampisti centrali cercano il recupero palla a pressione sui giocatori avversari con contrasti di forza che li portano anche a volte a falli da ammonizione. Fenomenale in questo Mario Suarez: non ha giocato qui ad Udine, ma credo dirigerà le operazioni in mezzo al campo a Madrid, soprattutto nella fase di riconquista della palla. Essendo decisamente inferiori a loro per “chili” e stazza fisica dei giocatori, dovremo essere naturalmente più bravi a sfruttare le nostre maggiori doti di agilità e velocità di corsa e di gioco. Aspetto tecnico-tattico. Rapidità di manovra con scambi stretti alternati a cambi di gioco, per sfuggire al pressing fisico, organizzato e di squadra dell’Atletico Madrid. Questo il necessario atteggiamento per non consentire loro un recupero palla in zona avanzata, situazione dalla quale possono poi innescare il loro grande potenziale di giocatori d’attacco. Fondamentale in questo senso per gli spagnoli Arda Turan, il giocatore turco che non era presente all’andata: esterno di centrocampo, gioca prevalentemente a sinistra, possiede grandi qualità offensive, è abile e pericoloso sia nell’uno contro uno che negli assist da fondo campo, ma con una quantità di movimento e una capacità di recupero della posizione e della palla davvero impressionante. Si completa a meraviglia con Diego, lasciando così “solo” il compito di fare gol al pericolosissimo “bomber” Falcao, di cui ad Udine abbiamo visto solo un parente lontano… (www.mauriziotrombetta.blogspot.com)