domenica 20 marzo 2011

Udinese-Catania

Messaggero Veneto, sabato 19 marzo 2011
L'angolo del Tecnico 
di Maurizio Trombetta

C’è da fare il “lavoro sporco” per i ragazzi di Guidolin contro il Catania. È una squadra agonisticamente e caratterialmente forte la banda siculo-argentina di Simeone. Tutti o quasi nati nella classe ’84, ora il gruppo può riconoscersi nello spirito argentino con tutto ciò che ne consegue: grande furore agonistico, carica competitiva anche all’interno della squadra, doti tecniche di buon livello, ma soprattutto un corpo unico pronto a lottare per superare anche difficoltà apparentemente insormontabili. L’Udinese è più forte qualitativamente, ma per poterlo far “pesare” in campo dovrà prima mettersi sullo stesso livello fisico-agonistico.

DIFESA Dovesse giocare Schelotto a destra, al posto dello squalificato e più difensivo Alvarez, credo sarebbe in assoluto la difesa più alta (come statura) di tutto il campionato. Silvestre e Spolli a formare la coppia centrale, due marcantoni potenti, ma non certo rapidi; a sinistra Marchese, altro terzino di stazza, che garantisce attenzione difensiva e discrete doti in fase di spinta. Se non adeguatamente coperta e aiutata dal filtro di centrocampo può naturalmente essere messa in grossa difficoltà dal gioco rapido con palla a terra e inserimenti da dietro dei bianconeri.

CENTROCAMPO E ATTACCO Vanno analizzati insieme perché la disposizione dell’uno naturalmente condiziona ruoli e compiti dell’altro, ma anche perché in pratica tutti i componenti del reparto avanzato partecipano alla fase di recupero palla. Attività nella quale eccelle Carboni, una specie di “gobbo di Notre Dame” che macina tutto ciò che trova davanti a sé. Nelle ultime due gare Simeone ha utilizzato il 4-2-3-1, che riesce però a trasformare abbastanza facilmente in un 4-3-3 col cambio di uno o due giocatori, comunque tutti duttili e capaci di interpretare diversi ruoli nel settore avanzato. L’unico che non si adatta e che fa solo e sempre il punto di riferimento avanzato, sia come sponda in fase di sviluppo della manovra sia come finalizzazione dell’azione, è il bomber Maxi Lopez. Dietro a lui Bergessio, altro attaccante dal gol facile, in grado di giocare sia da prima punta che da esterno avanzato, il peperino Ricchiuti, trequartista capace di giostrare in qualsiasi zona della metà campo avversaria, e uno tra Gomez o Llama, il primo più adatto al 4-2-3-1, il secondo al 4-3-3. Sicuro l’impiego di Lodi, finalmente approdato in cabina di regia; l’eventuale inserimento di Ledesma al posto di un attaccante, porterebbe a uno schieramento di centrocampo a tre per consentire maggior filtro centrale.